
È tempo di bilanci per il Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop. Durante l’assemblea dei soci, tenutasi ad Alghero, è stato approvato il resoconto annuale che ha confermato la forza e la centralità della Dop nel panorama lattiero-caseario italiano.
La campagna produttiva 2023/2024 si è chiusa con risultati eccezionali raggiungendo quota 392.450 quintali, con un incremento del +7,06% rispetto all’anno precedente. L’80,4% del latte ovino raccolto – pari a 229 milioni di litri – è stato destinato alla produzione della Dop. La Sardegna si conferma leader assoluta con il 93,5% della produzione, seguita da Lazio e Grossetano con il restante 6,5%. Le società cooperative realizzano il 55,8% della produzione, mentre l’industria privata incide per il 44,2%.
Sul mercato interno, i dati Nielsen relativi alla Gdo e ai discount mostrano una crescita del +3,6% nei volumi venduti e una spesa media per consumatore in lieve aumento (+0,6%), nonostante un calo del prezzo/chilogrammo del -2,9%.
L’export si conferma un volano di sviluppo: nel 2024 sono stati esportati oltre 212mila quintali, pari al 58,8% della produzione vendibile. Gli Stati Uniti sono il primo mercato con una crescita del +12,8% in quantità e del +4,8% in valore. Seguono l’Unione europea (52.800 quintali), il Regno Unito, Canada, Australia, Giappone e altri Paesi.
Sul fronte normativo, l’entrata in vigore del Regolamento Ue1143/2024 potenzia il ruolo dei Consorzi, con particolare focus su sostenibilità ambientale, economica e sociale. Nel 2024, il Consorzio ha intensificato i controlli in collaborazione con Icqrf, Masaf e Carabinieri Nac, con interventi mirati contro contraffazioni, irregolarità di etichettatura e uso improprio del marchio, anche nei canali digitali.
È stato inoltre avviato un progetto per il rafforzamento giuridico della Dop, con un investimento di circa 60mila euro, comprendente la registrazione dei marchi e la sorveglianza web.
Grazie al progetto europeo Life Magis, il Pecorino romano ha ottenuto la Regola di categoria di prodotto, che consente studi di Life Cycle Assessment e l’utilizzo del marchio ministeriale “Made by Green in Italy”, certificando la produzione sostenibile. Il riconoscimento è stato presentato in eventi internazionali come la Conferenza Fao a Roma e l’Expo Food di Osaka.
Ribadito l’impegno del Consorzio verso qualità, trasparenza e difesa del prodotto, con una forte attenzione ai valori della sostenibilità, della tutela legale e della promozione internazionale.
“L’attività di controllo è fondamentale per proteggere la nostra identità. Dobbiamo continuare a investire sulla sostenibilità, sulla tutela legale e sulla promozione,” ha dichiarato il presidente Gianni Maoddi.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
