
Anche quest’anno l’immancabile appuntamento per tutti gli amanti del rinomato Tuber magnatum Pico è alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba giunta alla sua 91a edizione.
Dal 9 ottobre al 5 dicembre la città piemontese d’Alba farà da cornice alla manifestazione dell’alta gastronomia e delle eccellenze italiane che ospita al suo interno il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, il luogo ideale per apprezzare e acquistare i tartufi del territorio di Langhe, Monferrato e Roero.
“Questo territorio è divenuto una delle destinazioni per il turismo enogastronomico più importanti al mondo e il Tartufo Bianco d’Alba, con i grandi vini del territorio, è un cardine di quello che si può definire un ‘Distretto enogastronomico di qualità’ – ha affermato la presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena –. Alba ha saputo più di ogni altro valorizzare il Tuber magnatum Pico, comprendendo il valore della sua immissione nel già ricco paniere di prodotti di qualità, non fermandosi alla semplice commercializzazione. Furono le geniali intuizioni di Giacomo Morra, ristoratore e albergatore albese, a contribuire a far conoscere il Tuber magnatum Pico con il nome di Tartufo Bianco d’Alba, realizzando in tempi non sospetti una straordinaria operazione di branding, prima, poi di marketing e comunicazione. Ad Alba, da sempre il tartufo non viene solo venduto, ma è un ingrediente della cucina locale, una materia prima che l’intero mondo ci invidia”.
La Fiera è la conclusione di una serie di appuntamenti itineranti che si svolgono nelle colline circostanti, primo tra tutti il tradizionale appuntamento con il Capodanno del Tartufo – celebrato nell’inedita cornice degli spazi di Orsolina28, a Moncalvo, con l’evento “Tuber Primae Noctis”.
Il tema scelto per questa 91a edizione è “Connessi con la natura” che segna una decisa svolta che terrà conto dei temi più contemporanei, quali la tutela ambientale, il cambiamento climatico e la sostenibilità, intesa non solo nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo le direttrici sociali ed economiche, percorrendo il sentiero delle opportunità della transizione energetica verso un’economia a emissioni zero.
All’interno del Mercato del Tartufo c’è l’Alba Truffle Show: lo spazio dei Cooking Show con i grandi chef, le Analisi Sensoriali del Tartufo, le Wine Tasting Experience, gemellaggi con territori d’eccellenza enogastronomica e “matrimoni del gusto” tra le colline di Langhe, Monferrato e Roero insieme ad ospiti, incontri e dibattiti.
Ma la Fiera si conferma e amplia la sua funzione didattica con l’Alba Truffle Bimbi, il padiglione dedicato ai bambini e alle loro famiglie
La principale novità di quest’anno sarà rappresentata dal progetto Dawn to Earth, che collegando Alba con il resto del Pianeta porterà a dialogare tra loro – nel ciclo di incontri “Sostenibilità Incrociate” – personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore: comune denominatore di questa simbolica tavola conviviale, nell’ultimo weekend di ottobre, sabato 30 e domenica 31, sarà la sostenibilità.
Tra le altre novità, significativo è il percorso avviato dall’Ente Fiera per ottenere la certificazione ISO 20121, demandata a Bureau Veritas Italia, che vigilerà sull’implementazione di un sistema di gestione della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba in linea con i requisiti di sostenibilità dello standard internazionale sulla gestione sostenibile degli eventi. L’obiettivo è quello di minimizzare l’impatto sull’ambiente e al contempo valorizzare le ricadute positive sulle persone e sul territorio.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
