UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
Nei primi dieci mesi del 2021 gli imbottigliamenti dei vini Valpolicella hanno registrato un incremento del 16% rispetto all’anno precedente.
Ma le buone notizie sono controbilanciate dall’allerta segnalata dal Consorzio vini Valpolicella che mette in guardia sul possibile rallentamento produttivo a causa dell’aumento delle materie prime legate alla produzione e alla commercializzazione del vino.
Quest’anno a trainare la produzione è l’Amarone con 15 milioni di bottiglie e un +30,2% rispetto al 2020, segue poi il Valpolicella Ripasso a +14,7% e il Valpolicella a +7,1%. Calano le giacenze di quasi 100 mila ettolitri (circa 13 milioni di bottiglie), metà delle quali relative a Amarone e Recioto. In crescita anche il prezzo medio dello sfuso di Amarone, + 20%, e del Doc Ripasso, +13%.
Preoccupato il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini, per l’aumento stimato di circa 800 milioni di euro per il settore vino riferibile alla carenza di materie prime, al conseguente incremento del loro prezzo d’acquisto e ai rincari dei trasporti.
“Una minaccia – ha dichiarato Marchesini – che ci troverà preparati, forti di un mercato estremamente favorevole e di una filiera che è tornata in equilibrio grazie a politiche di contenimento attuate negli ultimi anni, a partire dalla riduzione delle rese, fino al blocco degli impianti”.
