
Sono pari a 82 milioni di euro per l’anno 2025 le risorse del Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale nell’informazione e nell’editoria previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. In particolare, l’articolo 1 del provvedimento ha introdotto un contributo a sostegno delle edicole, fino a un massimo di 4mila euro, corrispondente al 60% delle spese sostenute nel 2024 per: Imu, Tasi, Cup, Tari, affitti, utenze elettriche, servizi telefonici e Internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa (anche telematici), dispositivi Pos e altre spese legate alla trasformazione digitale e all’ammodernamento tecnologico. Tale misura è finanziata entro un tetto massimo di 10 milioni di euro, nel rispetto del regolamento Ue “de minimis” vigente.
Il beneficio è destinato alle imprese che gestiscono punti vendita esclusivi di giornali e riviste e che:
– abbiano come codice primario Ateco 47.62.10 (commercio al dettaglio di giornali, periodici e riviste), registrato presso il Registro delle imprese;
– non siano sottoposte a procedure di liquidazione, né volontarie né coatte o giudiziarie;
– se impiegano personale dipendente, siano in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali.
Inoltre, se l’edicola nel 2024 ha garantito l’apertura domenicale per almeno il 50% delle domeniche nel proprio periodo di attività, il contributo è maggiorato del 10%, sempre nel limite massimo di 4mila euro. Il contributo è fiscalmente rilevante e viene erogato al netto della ritenuta d’acconto.
Le domande possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell’impresa esclusivamente per via telematica, attraverso un’apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it entro il 30 luglio 2025. Il contributo è erogato, al netto delle ritenute erariali, mediante accredito sul conto corrente intestato al beneficiario e dichiarato nella domanda di accesso.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
