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“Fare ricerca”: 70 mln per i ricercatori e le ricercatrici del Lazio

Un riconoscimento economico per i ricercatori e le ricercatrici del Lazio nel bando “Fare ricerca” presentato a Roma dalla Regione nell’aula Convegni del Consiglio nazionale delle Ricerche.

Il bando “Fare ricerca attribuisce un contributo economico premiale alle ricercatrici e ai ricercatori del Lazio con 2.000 euro in più ogni anno.

All’evento erano presenti il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza e l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start Up e Innovazione, Paolo Orneli.

Scopo dell’intervento è lanciare un forte segnale nella direzione di ridurre il gap economico esistente tra i ricercatori italiani e quelli di altri Paesi europei, contrastare la “fuga dei cervelli”, sostenere gli investimenti in conoscenza come asse strategico per un nuovo modello di sviluppo nel Lazio e nel Paese. Il bando prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro in sette anni per un totale di 70 milioni di euro dal Programma Lazio Fse+ 2021-2027. L’importo a fondo perduto è rivolto a ricercatori strutturati e precari, universitari e non, compresi gli assegnisti di ricerca, con reddito lordo annuo inferiore a 63.095,00 euro operanti nel Lazio.

L’iniziativa si inserisce in una ampia azione strategica a favore della ricerca e dei ricercatori perseguita in questi anni dalla Regione Lazio con i Piani triennali per la ricerca e il trasferimento tecnologico, la programmazione Por Fesr 2014-2020 e gli accordi di programma quadro con i ministeri, grazie ai quali sono stati destinati alla ricerca oltre 380 milioni di euro. Nel nuovo Por 2021-2027 gli investimenti in ricerca toccheranno il traguardo di circa 500 milioni.

“Per sostenere ricercatrici e ricercatori e riportare al centro della nostra società i temi della scienza e della ricerca è fondamentale il contributo sinergico di tutte le istituzioni. La decisione di Regione Lazio di prevedere una misura strutturale negli anni è estremamente importante: per far compiere alla ricerca italiana un ulteriore passo in avanti nel panorama internazionale non servono ricette miracolose, ma semplificazioni, riforme e investimenti stabili e continui nel tempo, come quelli che abbiamo previsto anche in legge di bilancio”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

“Con il bando che presentiamo oggi diamo un segnale fortissimo al mondo dell’università e della ricerca, dimostrando con i fatti che noi crediamo nella conoscenza, nella scienza, nel sapere come leve fondamentali di cambiamento. Il Lazio è l’unica regione in Italia ad aver lanciato uno strumento di sostegno al reddito di ricercatrici e ricercatori. Un segnale di vicinanza e concretezza a una risorsa imprescindibile per produrre sviluppo e benessere diffuso. Vogliamo portare il mondo dell’Università e della ricerca del Lazio nel futuro, puntando su interventi che rendano la nostra comunità scientifica protagonista in Italia e in Europa con fatti concreti, impegni, risorse. E lo facciamo a partire dal sostegno a chi la ricerca la fa sul campo”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Per ottenere il contributo basta aver pubblicato negli ultimi 24 mesi due lavori a carattere scientifico (o uno se il ricercatore è stato contrattualizzato da meno di un anno) su riviste Open Access, riviste in abbonamento e case editrici e candidarsi sulla piattaforma online della Regione Lazio.

La pubblicazione dell’avviso sul Bur della Regione Lazio è prevista entro 2 settimane.

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