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Incentivi imprese: 22 milioni per il rilancio di Brindisi e Salento

Definite dal ministero delle Imprese e del made in Italy le modalità operative per l’erogazione di 22 milioni di euro destinati alla riconversione e riqualificazione industriale delle aree di crisi del territorio pugliese. L’iniziativa interessa in particolare le imprese localizzate nella provincia di Brindisi e nei territori salentino-leccesi specializzati nel settore tessile-abbigliamento-calzaturiero.

L’intervento si inserisce nella strategia governativa di rafforzamento del tessuto produttivo delle aree in difficoltà economica e punta ad attrarre nuovi investimenti nelle aree di crisi industriale. La misura utilizza il regime di aiuto previsto dalla legge 181/1989, consolidato strumento di politica industriale per il Mezzogiorno.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dal 13 novembre 2025, con termine ultimo fissato al 29 gennaio 2026. La finestra temporale di oltre due mesi consentirà alle imprese interessate di preparare accuratamente la documentazione necessaria per accedere ai finanziamenti.

Gli 8 milioni di euro destinati all’area di crisi della provincia di Brindisi interesseranno 20 comuni, tra cui Fasano, Ostuni, Francavilla Fontana, Mesagne e altri centri. Il territorio salentino-leccese beneficerà invece di oltre 14 milioni di euro, distribuiti su 69 comuni che includono Lecce, Gallipoli, Nardò, Maglie, Tricase e l’intera area del Capo di Leuca.

Possono presentare domanda imprese, cooperative, consorzi e reti d’impresa composte da un minimo di tre a un massimo di sei aziende. La soglia minima di spese ammissibili è fissata a 1 milione di euro, che si riduce a 400 mila euro per i programmi presentati da reti di imprese.

I programmi ammissibili comprendono investimenti produttivi, progetti per la tutela ambientale, attività di ricerca e sviluppo sperimentale, formazione del personale e innovazione di processo o organizzativa. Fondamentale è l’impegno al mantenimento o incremento degli addetti nell’unità produttiva oggetto degli investimenti.

Le agevolazioni saranno erogate tramite contributo in conto impianti, eventuale contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato, nel rispetto delle intensità massime previste dal Regolamento GBER. La gestione operativa della misura è affidata a Invitalia, che agirà per conto del Mimit.

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