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Lazio: al via le domande per il bonus baby sitter

Da oggi martedì 6 dicembre e fino ad esaurimento delle risorse parte la possibilità per i genitori lavoratori residenti o domiciliati nel Lazio, di richiedere il bonus baby sitter. La misura definita dalla Regione Lazio si colloca degli interventi finanziati dal PR FSE+ 2021-2027, nella Priorità “Occupazione”. L’obiettivo dell’intervento di promuovere e sostenere la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro e l’equa distribuzione delle responsabilità di cura dei figli di età inferiore ai dodici anni, si concretizza con la concessione di contributi per l’acquisto di servizi di baby-sitting, al fine di favorire un’equilibrata condivisione delle responsabilità di cura.

Soggetti richiedenti e requisiti – Possono presentare richiesta dei contributi per l’acquisto di servizi di baby-sitting domestici i soggetti che abbiano i seguenti requisiti al momento della presentazione della richiesta:

· essere cittadino/a italiano/a o di uno Stato membro dell’Unione europea o essere in possesso di regolare permesso di soggiorno CE;

· essere residente o domiciliato in uno dei comuni della Regione Lazio;

· essere una madre lavoratrice, anche autonoma, o imprenditrice, e trovarsi nel periodo degli undici mesi successivi al periodo di congedo obbligatorio di maternità ovvero al congedo parentale;

· oppure, in alternativa alla madre lavoratrice essere un padre lavoratore che usufruisce del congedo parentale;

· essere all’interno di un nucleo familiare con attestazione Isee o Isee minorenni in caso di genitori non conviventi in corso di validità relativa all’anno di partecipazione non superiore ai 20 mila euro;

· avere almeno un figlio/a di età inferiore a dodici anni al momento di presentazione della domanda.

I contributi sono riconosciuti nel rispetto dei seguenti criteri prioritari di accesso:

a) essere genitore monoparentale;

b) svolgere mansioni incompatibili con modalità smart working;

c) distanza tra posto di lavoro e residenza o domicilio della lavoratrice o del lavoratore superiore a 50 km o 80 minuti di tempo di percorrenza con i mezzi pubblici.

In ipotesi di genitori che non fanno parte dello stesso nucleo familiare, il bonus deve essere richiesto ed erogato in favore del soggetto che convive con il minore.

Può essere richiesto un solo contributo per nucleo familiare a prescindere dal numero di figli.

Caratteristiche delle attività di baby sitting – Le attività relative alla cura del/dei minori oggetto del presente finanziamento, che devono essere svolte da parte di babysitter regolarmente assunta, sono ammissibili dalla data di approvazione e pubblicazione della graduatoria da parte della Regione. Non sono ammissibili domande relative all’attivazione, estensione o prestazione di lavoro qualora tra il prestatore di lavoro e l’utilizzatore intercorrano rapporti di coniugio, parentela e affinità sino al secondo grado.

L’ammontare del contributo è pari all’importo massimo di euro 3 mila annuale (corrispondente quindi a 300 ore di servizio di baby sitting) sia per le madri che per i padri lavoratori. In presenza di più figli di età inferiore a dodici anni, il bonus può essere richiesto anche per tutti i figli, ma in misura complessivamente non superiore a 3 mila euro per nucleo familiare. I contributi non sono cumulabili con quelli previsti dalla normativa vigente per le medesime finalità. Il contributo economico non è soggetto ad imposizione fiscale e non contribuisce alla formazione del reddito.

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