
Dopo oltre due anni di lavoro si è concluso con un lieto fine il percorso di riconversione industriale del sito produttivo Ast di Terni. La firma dell’accordo di programma del polo siderurgico umbro è arrivata nel corso della riunione conclusiva svoltasi al Mimit.
“Obiettivo raggiunto. Oltre due anni di lavoro intenso senza mai mollare, superando ogni difficoltà – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “Un grande lavoro di squadra che ha visto insieme al governo, sindacati, Regione, Comune e anche tanti parlamentari che hanno condiviso il lavoro del nostro tavolo. L’accordo di Terni – ha proseguito Urso – si aggiunge a quelli già raggiunti su Piombino, e speriamo di poter annoverare anche il rilancio del sito di Taranto, se gli enti locali lo condivideranno. La siderurgia italiana si rafforza sulla strada della tecnologia green, primi in Europa. Questa è politica industriale”.
L’accordo di programma rappresenta un momento fondamentale nel processo condiviso di riconversione industriale e messa in sicurezza ambientale del polo siderurgico di Terni. L’intesa si fonda sul piano industriale presentato da Arvedi ai sindacati il 2 maggio scorso, che prevede investimenti per un totale di 557 milioni di euro da attuare entro il 2028. A questa prima fase potrà seguirne una seconda, subordinata all’andamento del mercato, con ulteriori investimenti stimati in 573 milioni di euro.
L’accordo prevede azioni concrete per ridurre l’inquinamento atmosferico e mettere in sicurezza la discarica e l’intero sito, in collaborazione con il Comune di Terni. Include inoltre misure per contenere i costi energetici, grazie all’impegno della Regione Umbria nel promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili attraverso il sistema delle grandi derivazioni idroelettriche. Saranno coinvolti direttamente i principali consumatori energivori, con vantaggi sia per la riduzione delle emissioni che per la sicurezza degli approvvigionamenti. Il Piano ambientale sarà attuato tramite attività di bonifica e operazioni di landfill mining, finalizzate alla messa in sicurezza definitiva della discarica di Rsu.
Dal punto di vista occupazionale, l’azienda si impegna a mantenere gli attuali livelli occupazionali, con la possibilità di future espansioni e la stabilizzazione del personale in somministrazione. Il piano di rilancio introdurrà tecnologie innovative che renderanno necessari percorsi di formazione e riqualificazione, in stretta collaborazione con le istituzioni competenti.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
