
Un tesoretto da oltre ventisei milioni di euro quelli messi in campo dalla Crias nel corso del 2020 per finanziare 1.142 imprese artigiane siciliane. A snocciolare i dati è la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane dopo il via libera a metà dicembre da parte del commissario straordinario Giovanni Perino alle ultime pratiche di finanziamento.
Come riporte una nota della Regione, nel dettaglio sono state finanziate 52 imprese artigiane con 1,7 milioni di euro euro destinati all’acquisto di scorte o materie prime, altre 80 con 8,1 milioni di euro per il credito a medio termine finalizzato all’acquisto, alla ristrutturazione, alla costruzione di un immobile o l’acquisizione di macchinari e attrezzature, e ben 408 con 8,5 milioni di euro per sopperire alle esigenze finanziarie di gestione dell’azienda. Al resoconto deliberativo vanno aggiunte anche 70 imprese agricole destinatarie di 1,8 milioni di euro e quattro imprese di autotrasporto che riceveranno 160 mila euro.
Particolarmente apprezzata dagli imprenditori – continua la nota – è stata la linea di credito della Crias partita a giugno con lo scopo di fornire liquidità alle aziende che a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19: tutti gli 8 milioni del Fondo Sicilia sono stati impegnati e 528 aziende sono già state finanziate. Il Governo Musumeci su proposta dell’assessore Turano ha approvato recentemente l’impinguamento di altri 8 milioni della dotazione finanziaria per la concessione da parte della Crias di finanziamenti alle imprese artigiane a valere sul Fondo Sicilia.
I finanziamenti della linea ‘Credito di esercizio 2.0’ della Crias prevedono un tasso agevolato nei limiti del regolamento de minimis e sono destinati alle imprese operanti in Sicilia iscritte all’albo delle imprese artigiane e hanno lo scopo di fornire liquidità alle aziende che hanno subito un danno economico a seguito dell’emergenza sanitaria. L’importo minimo del finanziamento è di tremila euro e quello massimo di trentamila euro.