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Calabrò (Assolombarda), l’impresa riformista la strada per il futuro

L’impresa è una risorsa. E’ strumento basilare di trasformazione sociale e civile. E nella stagione della grande crisi della politica e delle rappresentanze tradizionali, l’impresa si afferma come attore sociale capace di legare lavoro, benessere, relazioni positive e inclusione. Produce, infatti, ricchezza e occupazione. Ed è ancora uno dei pochi ascensori sociali che premiano merito e competenze.

“Ecco perché diventa rilevante parlare di impresa riformista, ovvero l’impresa come soggetto politico attivo”, Parola di Antonio Calabrò, 68 anni, vicepresidente di Assolombarda e membro dei board di numerose istituzioni e società (Università Milano Bicocca, Nomisma, Touring Club, Orchestra Verdi, Centro per la cultura d’impresa, UniCredit Lombardia, Fondazione Unipolis ecc). Nel suo ultimo libro L’impresa riformista. Lavoro, innovazione, benessere, inclusione (Bocconi editore 2019; 304 pagg.; 28 euro) approfondisce un tema quanto mai centrale per il futuro del nostro Paese e del nostro pianeta in generale.

Secondo Calabrò proprio all’impresa bisogna guardare per cercare vie d’uscita dalla crisi. L’impresa è infatti cultura: una “cultura politecnica” che costruisce sintesi di scienza e valori umanistici. L’attenzione alla scienza, in tempi di “fake news” e irrazionalismo crescente, è uno straordinario valore civile e sociale. E’ lavoro: occupazione di qualità, ma anche dinamismo di funzioni. 

Parliamo di “impresa riformista”, in quanto deve saper pensare cambiamenti, anche radicali. E soprattutto deve saper legare spesso i propri interessi legittimi con l’interesse generale.

Il mondo imprenditoriale è “sale” d’una società in movimento. Ed ha forti legami con i territori d’origine. D’origine familiare, in molti casi. Imprese spesso cresciute come “multinazionali tascabili”, presenti in modo originale sui mercati internazionali più dinamici.

Quella che Calabrò descrive è anche un’impresa molto “politica”, che sperimenta su di sé la metamorfosi di economia e società e chiede legittimamente scelte di policy e di buon governo per poter continuare a crescere e fare crescere.

Insomma l’impresa, oltre ad essere strumento di crescita economica e di sviluppo, è anche luogo dell’identità e dell’appartenenza. Una risorsa indiscutibile in tempi di tensioni, rancori, ascensore sociale bloccato e disuguaglianze.

Tra i libri precedenti di Antonio Calabrò ricordiamo Orgoglio industriale, Cuore di cactus, La morale del tornio, I mille morti di Palermo.

Insegna all’Università Cattolica di Milano.

(Giampiero Castellotti)

 

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