Catalogna: i risultati del referendum

Pur nel clima teso determinato in particolare dalla Guardia civil spagnola, il controverso referendum tenutosi in Catalogna nonostante il divieto del governo spagnolo si è concluso con una vittoria quasi unanime dei sostenitori della rottura con Madrid.

I numeri: a rispondere al quesito “Vuoi che la Catalogna sia uno Stato indipendente sotto forma di repubblica?” sono stati chiamati 5,34 milioni di catalani e, secondo la Generalitat, hanno risposto in 2,262, pari al 42 per cento degli aventi diritto.

I voti per il “Sì” sono stati 2.020.144 (90.09 per cento), secondo le cifre ufficiali. Ma non manca chi denuncia più voti da parte delle stesse persone.

La polizia è riuscita a chiudere circa 400 degli oltre 2.100 seggi elettorali aperti in tutta la regione, secondo le autorità catalane, mente i seggi chiusi sarebbero stati 92 secondo il governo spagnolo. Circa 770mila le persone che avrebbero votato in locali chiusi.

I voti per il “No” sono stati 176.565 (7.87 per cento). Le schede bianche sono state 45.586 (2.03 per cento), mentre i voti nulli 20.129 (0,89 per cento).

“In questa giornata di speranza e sofferenza i cittadini della Catalogna hanno vinto il diritto a uno stato indipendente in forma di repubblica – ha dichiarato il leader della Catalogna, Carles Puigdemont in un intervento alla televisione. “Nei prossimi giorni il mio governo invierà i risultati del voto di oggi al parlamento catalano, dove risiede la sovranità della nostra gente, in modo che possa agire secondo quanto previsto della legge sul referendum – ha aggiunto, sottolineando che l’Unione europea “non può continuare a guardare dall’altra parte”.

Nel frattempo, per martedì 3 ottobre è stato proclamato, da oltre 40 sigle sindacali, uno sciopero “per la grave violazione del diritto e delle libertà”. Oltre 800 persone sono rimaste ferite in scontri in Catalogna, ha denunciato il governo locale. Il governo spagnolo ha invece parlato di 12 agenti di polizia feriti e di tre persone arrestate.

(Gi.Ca.)