martedì , Dicembre 9 2025
Home / Comunicazione / Comunicati stampa / Dipendenza dal gioco, le stime Unsic

Dipendenza dal gioco, le stime Unsic

Gli italiani nel 2025 hanno “investito” complessivamente circa 170 miliardi di euro nel gioco nella sua globalità, il 7,2% del Pil nazionale. Circa 2.800 euro a persona. Principalmente nel gioco d’azzardo, ma anche in scommesse, lotterie, Lotto, Gratta e vinci (una cinquantina di tipologie), Bingo (200 le sale in Italia), giochi numerici a totalizzatore (Superenalotto, Win for life), apparecchi da intrattenimento.

L’importo, in costante crescita da anni (escluso il 2020, a causa della pandemia che ha annientato l’apporto delle sale fisiche) supera le spese nazionali per la sanità e per l’istruzione.

La parte del leone è incarnata dal gioco online con circa 100 miliardi di euro, con in testa le scommesse sportive e quelle generiche (betting exchange, la “borsa delle scommesse), seguite da giochi di carte e casinò. Meno rilevante – circa 70 miliardi (di cui mediamente il 75% rientra nelle tasche degli utenti) il ruolo delle sale fisiche, come i bar e i tabaccai, dove più della metà dei “giocatori” ricorre al “Gratta e vinci”, seguiti dalle scommesse sportive e dal Lotto.

Circa 11,5 miliardi di euro finiscono nelle casse dello Stato.

Sono le stime elaborate dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic, prendendo anche in considerazione le molteplici ricerche prodotte delle ultime stagioni da Adm, Cgil, Cnr, Eurispes, Federconsumatori, Imco, Iss, Isscon, Istat, Libera, Nomisma. Trova conferma la rilevanza del mercato del gioco d’azzardo in Italia, tra i più ingenti in Europa.

I dati sono stati diffusi in occasione della presentazione del libro “Skin player” di Massimo Persia, medico specializzato nelle dipendenze e per due decenni responsabile del SerD di Tivoli-Guidonia, una delle maggiori strutture del settore in Italia. Il volume, con la prefazione del professor Daniele Masala, si sofferma in particolare sul mercato dei videogiochi, analizzando quelli più dannosi, e affronta la ludopatia anche in termini di diagnosi psicoclinica.

“Non è facile distinguere la sottile linea tra il gioco come puro intrattenimento e la patologia – spiega il dottor Massimo Persia, tra i massimi esperti in materia. “Si calcola che in Italia ci siano circa 1,5 milioni di giocatori patologici, con un rilevante aumento di giovani. Ciò conferma l’importanza di ascoltare gli adolescenti anziché giudicarli. E di promuovere giochi formativi, educativi e riabilitativi rispetto a quelli predominanti, violenti o a sfondo sessuale”.

L’autore del volume ripercorre dettagliatamente la storia dei videogame, con relative ricadute sui giocatori, e affronta la neurobiologia delle dipendenze, tema che affronta nel dettaglio il professor Pietro Carrieri (Università Federico II di Napoli) nel suo contributo. Persia evidenzia, tra gli altri, gli studi di Spitzer, Bricolo, Chambers, Taylor, Oliviero, val Holst e Potenza. Il capitolo finale è dedicato alle esperienze a confronto.

“Il mio messaggio positivo è che tanti dipendenti dal piacere tossico del gioco, attraverso un percorso assai impegnativo, hanno smesso di intossicarsi e hanno ricominciato a sognare – conclude il dottor Persia. Parola di esperto.

ABRUZZO DAILY

ABRUZZO INDIPENDENT

CERTASTAMPA

EKUO NEWS – TERAMO

IL CAPOLUOGO

IL GERME

IL PESCARA

IL TRAFILETTO

NEWS-TOWN

RETE 8

SIPAD

VASTO WEB

BASILICATA 24

LA SIRITIDE

MATERA NEWS

POTENZA NEWS

SASSI LIVE

CALABRIA 7

CALABRIA INCHIESTE

CALABRIA 1 TV

CITYNOW

ECO DELLO JONIO

PIANA INFORMA

PROGETTO TOURING

REGGIO TV

STRETTO WEB

ANTEPRIMA 24

LAB TV

NAPOLI VILLAGE

NORDEST 24

TRIESTE CAFE’

TRIESTE NEWS

CITTA’ DELLA SPEZIA

AGENZIA FOTOSPOT

LA NUOVA RIVIERA

ECO DELL’ALTO MOLISE

IL GIORNALE DEL MOLISE

OP MOLISE

PRIMO NUMERO

QUOTIDIANO DEL MOLISE

TELEMOLISE

TERMOLI ONLINE

IL GIORNALE DI PUGLIA

MINERVINO ONLINE

STATO QUOTIDIANO

RAI NEWS

GAZZETTA SARDA

SASSARI OGGI

UNIONE SARDA

VISTA NET

MERIDIONEWS

RADIO RTM – MODICA

RAGUSA OGGI

VIVO UMBRIA

CHIOGGIA NOTIZIE

TVI WEB

GIOCHI 24 NOTIZIE

Check Also

Astensionismo, il peso del dato demografico

Se per quasi trent’anni, dal 1948 al 1976, la percentuale di votanti in Italia è …