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Continua il tour di presentazioni di “Calabria guerriera e ribelle”

CalabriaE’ stato presentato un po’ in tutto il mondo, da Amsterdam a Riga, da New York a Toronto, fino a L’Avana. “Calabria guerriera e ribelle” è un libro edito nel 2014 e maturato nel tempo, come il buon vino, attraverso incontri e manifestazioni , anche di questi giorni, che hanno arricchito le informazioni e il confronto sulla regione d’origine dell’autore, Giampiero Mele, classe 1958, amministratore delegato di una multinazionale di telecomunicazioni, nato a Roma ma originario della provincia di Cosenza.
Il libro – una vera e propria antologia di fatti, personaggi e luoghi storici – sfata innanzitutto il luogo comune che vuole la Calabria come terra in cui la storia è sempre di passaggio. E lo fa partendo da Annibale e Spartaco, che sono andati in Calabria non casualmente, ma per reclutare ribelli e organizzarsi. A seguire, sempre in epoca romana, c’è un personaggio femminile non certo di secondo piano, Giulia, la figlia di Augusto, che venne confinata a Reggio Calabria e lì morì a causa dell’Imperatore Tiberio, suo ex-marito. Altro “burrascoso” personaggio storico legato alla Calabria è Alarico Re dei Goti: una leggenda vuole che sia stato sepolto vicino a Cosenza insieme al bottino del sacco di Roma del 410, venticinque tonnellate d’oro e 150 d’argento. Peccato che nessuno l’abbia mai trovato. Passiamo al XII secolo ed ecco Gioacchino da Fiore, abate, teologo, profeta e ribelle e perciò condannato dal Concilio del 1215. Quindi il brigante “Re Marcone”, Tommaso Campanella, Re Gioacchino Murat, infine il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, dove nessun prigioniero è morto di morte violenta.
Insomma, una Calabria ricca di storia – tra l’altro culla della Magna Grecia – quindi di cultura, di archeologia e anche, purtroppo, di un potenziale turistico non sfruttato appieno nonostante sia bagnata da due mari e abbia uno dei lembi più suggestivi dell’Appennino.
Giampiero Mele, laureatosi in Scienze politiche presso la “Sapienza” di Roma, Master in “Mass communication” presso la University of Southern California a Los Angeles, è amministratore delegato dal 1992 della Icet, azienda di telecomunicazioni fondata dal padre, ingegner Gabriele Mele.

 

(Gi.Ca.)

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