Venendo da Tolmezzo, lungo una strada agevole e panoramica, si incontra Esemon di Sotto, la prima frazione del Comune di Enemonzo, posta sulla destra, alle falde di dolci colline, proseguendo si attraversa Quinis altra piccola e graziosa frazione e immediatamente, dopo un lieve dosso, ci si trova davanti alla vasta e verde piana di Enemonzo.
La prima cosa che colpisce lo sguardo è l’alta e slanciata torre campanaria (69 metri), mentre il paese, posto a mezzogiorno, si snoda lungo la statale 52 Carnica, da un lato fa una breve apertura a sud, poi si spande quasi ad arco a ridosso delle colline.
A sud, oltre la distesa verde, si innalza il massiccio Monte Lovinzola (1.868 metri) ai cui piedi scorre il fiume Tagliamento, ad ovest si stagliano le vette del monte Tinisa (2.115 metri), a nord ovest si erge il Col Gentile (2076 metri), e ad est, dove la valle del Tagliamento fa un’ansa e devia sulla destra, si profila la sagoma del Monte Amariana (1.905 metri).
Da Enemonzo (metri 395 s.l.m.) si giunge alle frazioni collinari, poste a 500-550 metri di altitudine e a cinque-dieci minuti di cammino l’una dall’altra. Da qui l’orizzonte spazia sopra boschi di larici, pini, abeti e latifoglie, fino all’incantevole valle turistica di Pani (1.000 metri) ed alle cime, quasi sempre innevate del Monte Coglians (2.780 metri) per arrestarsi sui piccoli paesi posti sui dorsi e nelle valli.
Enemonzo è uno dei più vecchi insediamenti della Carnia. Le prime tracce di storia si riferiscono al ritrovamento sul colle di San Rocco, di un’ascia di pietra preistorica ed al rinvenimento di un’ascia bronzea in località Esemon e deve, forse, il suo toponimo ad un termine germanico “Aunemundus”, a dimostrazione del passaggio di popolazioni e di Etnie che ci fu nel corso dei secoli, o più probabilmente, al latino “Inter Montes”.
Ancora oggi sul frontespizio del Palazzo Comunale è posto uno stemma nel quale campeggia la torre di una fortezza e la scritta “Oppidum inter montes tutum” (fortezza sicura tra i monti).
Prima che i Galli varcassero le Alpi, la zona fu passaggio di mercanti etruschi che fornivano anfore di vino ai Celti e riportavano in patria metalli preziosi e merci varie.
Vi fu poi l’occupazione gallica; una testimonianza ci è data dal disseppellimento, durante uno scavo, di uno scheletro di dimensioni ragguardevoli e di un anello di rame a forma di spirale.
Nel 35, prima dell’era volgare, ci fu la completa sottomissione dei Galli da parte dei Romani, ed Enemonzo entrò nella circoscrizione “Regio X, Venetiae et Historiae”. Reperti romani furono trovati in località Quinis (proveniente forse da Tarquinius) e in località “Clap Forat”, consistenti rispettivamente in un frammento di lapide con l’iscrizione “Ossa L. Flaminii, Rufini an III” e nei resti di un pavimento a mosaico.
Con lo scorazzare delle orde barbariche, la storia del paese si copre d’ombra, ma abbiamo la testimonianza di Gallio Cassi ( da “Un pugno di eroi contro l’Impero”) il quale afferma che Enemonzo, pur “nei barbari silenzi” rimane all’avanguardia nel mondo latino. Durante il patriarcato di Aquileia fece il suo ingresso ufficiale nella storia e nel 1420 passò sotto i Dogi di Venezia. La piccola comunità subì, in seguito, un’altalena di annessioni, ai Francesi e soprattutto agli Austroungarici e partecipò alle vicende risorgimentali.
Nel 1841 Enemonzo contava 122 case e 553 abitanti, ma molti di loro perirono a seguito delle varie guerre o epidemie mentre, all’inizio del secolo si potevano contare ben 2.124 abitanti con un notevole impulso di tutte le strutture del paese con particolare riguardo alle attività commerciali e dei servizi.
Oggi Enemonzo conta 1.400 abitanti ed è economicamente un paese attivo e dinamico. Vi sono numerose piccole imprese edili ed artigiane e l’agricoltura ha subito un notevole incremento. L’allevamento dei bovini ha dato vita ad una stalla sociale e ad una latteria che raccoglie anche il latte di altri Comuni e che vanta una produzione di burro e formaggi di notevole qualità.Lo prova il fatto che da circa quindici anni si allestisce una mostra mercato di latticini che richiama un grande afflusso di persone.È conosciuta, anche, in tutta la Carnia, la mostra micologica, che si tiene in estate e che espone numerosissime prelibate qualità di funghi, raccolti in zona.
EVENTI
Il Comune, la Pro Loco ed altri enti organizzano, soprattutto nella stagione turistica, mostre spettacoli, incontri e manifestazioni varie (le principali sono Carniarmonie durante il periodo estivo e la Rassegna di Teatro spontaneo durante il periodo invernale, oltre alla Mostra del Formaggio di malga che si tiene la seconda e terza domenica di settembre).

Enemonzo dispone di un moderno Centro Culturale, con una grande sala, atta anche a spettacoli teatrali e musicali con uno spazio per le varie associazioni esistenti ed una ben fornita biblioteca. È stato ultimato il nuovo Centro studi, edificato in modo moderno e funzionale; accanto si può ammirare l’orto botanico, con diverse piante autoctone, dove scorre un piccolo ruscello. A completamento di tutta quest’area è stata realizzata una struttura polivalente atta a ospitare varie discipline sportive. Completata anche la ristrutturazione della Casa Ex Fachin, un richiamo al vecchio stile carnico, sita in via San Rocco nel capoluogo, adibita ad uso sociale, attività culturali e mostre.
Il territorio comunale è dotato di negozi per tutte le necessità, una Cassa Rurale ed Artigiana, un Ufficio postale, Farmacia e due Ambulatori.
A Colza c’è l’Albergo Ristorante “Alla Pagoda” con ampio parcheggio e campi per il gioco delle bocce. Numerose sono le Chiese, Chiesette ed Ancone sparse nella località, veramente caratteristiche e di valore artistico sono la Chiesetta di San Rocco, edificata nel 1500, quella di San Giorgio a Colza nel 1400 entrambe munite di atrio e campanile aperto. Di sicuro interesse sono anche la Pieve dei Santi Ilario e Taziano ad Enemonzo, la Chiesa della Santa Beata Vergine sempre ad Enemonzo, la Chiesa di Santa Giuliana a Fresis ( contiene importanti affreschi dell’Urbanis datati 1588), la Chiesa di San Nicolò a Maiasoed infine la Chiesa di San Bartolomeo ad Esemon di sotto.
A Enemonzo, varie possibilità di passeggiate si propongono a chi ama il verde e la tranquillità. Si può iniziare, partendo dal paese verso il colle morenico di San Rocco e si prosegue verso il nuovo campo sportivo ed il campo di tennis. È d’obbligo una pausa al laghetto dei germani e delle trote situato nei pressi del greto del Tagliamento, nelle cui vicinanze troviamo l’aviosuperfice per “Volo a Vela” e “Volo da Diporto e Sportivo”. Quinis ed Esemon sono raggiungibili attraverso stradine asfaltate prive di traffico e, magari in bicicletta si può salire alle ridenti frazioni sulle colline. Per gli sportivi, una buona scarpinata può avere come meta il Monte Colza nella località di Pani. Nelle malghe Gerona e Jelma di Sopra e Jelma di Sotto, Pieltimis, quest’ultima ristrutturata a scopo agrituristico, ci si può rifocillare con ottimo formaggio e ricotta. Tutte queste località si trovano nel comune di Sauris e sono, anche, raggiungibili in macchina attraverso un paesaggio naturale, vario e salubre.
Per gli amanti di escursioni più impegnative di notevole interesse l’ascesa al massiccio del Monte Lovinzola oppure alle vette del Col Gentile.
PUNTI DI INTERESSE
Conca di Pani, bellissimo anfiteatro naturale inserito all’interno del Parco delle Colline Carniche.
Le malghe Gerona e Jelma di Sopra e Jelma di Sotto, Pieltimis.
La parte collinare del Comune di Enemonzo che comprende gli abitati di Fresis, Tartinis, Colza Maiaso. La particolarità di questo territorio è proprio la morfologia collinare, che in Carnia è quasi inesistente in quanto territorio prettamente montano, valorizzata dal fatto che nel nostro comune insistono ancora diverse attività agricole (altro aspetto specifico di Enemonzo) che permettono la buona manutenzione del territorio stesso con la possibilità di usufruire di diversi percorsi sia a piedi che in MTB.
La piana di Enemonzo, anche questa ben curata all’interno della quale si trova l’aviosuperficie conosciuta a livello internazionale specialmente per il volo con gli alianti.
La grotta di “Clap Forât” formazione nella roccia di tufo che si trova sulla destra del fiume Tagliamento all’altezza dell’abitato di Quinis e la cascata di “ Spisulò “ che si trova a poche centinaia di metri dalla grotta di “Clap Forât” in direzione di Preone.
ATTIVITA’ GASTRONOMICHE
Agriturismo “da Tiziano” (Enemonzo)
Osteria con cucina “Rosa di Cret” (Enemonzo)
Osteria con cucina “Casa Colò“ (frazione Maiaso)
Albergo Ristorante “ Alla Pagoda” (frazione Colza)
Agriturismo “San Juri” (frazione Colza, località San Juri)
Caseificio “Val Tagliamento”, vendita di formaggi e prodotti tipici (Enemonzo)
Carniagricola, vendita di formaggi, carni e prodotti tipici (Enemonzo)
Pasticceria “De Marchi” produzione di biscotti e dolci artigianali tipici della Carnia fin dal 1965.
Segnalo inoltre la tradizionale Festa del formaggio di malga, che si svolge il secondo e terzo fine settimana di settembre nella struttura polifunzionale ubicata ad Enemonzo nei pressi del Caseificio Val Tagliamento, che ha superato ormai le 40 edizioni.
(Gi.Ca.)
Si ringrazia Fabrizio Lupieri, assessore alla Cultura
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
