Una provocazione, ma emblematica dei tempi. Il sindaco di un paese senza risorse, Esino Lario, provincia di Lecco, poco meno di 800 residenti, dodici chilometri da Varenna e vicino alla sponda orientale del lago di Como, mette in vendita il Comune. Sono apparsi su un sito internet i prezzi dei luoghi simbolo: dal Municipio (200mila euro) alle panchine (280 euro).
Esino Lario è un borgo interamente montano posto a quote tra 554 e 2.409 metri, particolarmente suggestivo, interamente incluso nel Parco regionale della Grigna Settentrionale. Il Comune è stato creato nel 1927 dalla fusione di Esino Inferiore ed Esino Superiore. Altri tempi. Oggi il sito internet “Vendesi Esino” dà il quadro della situazione: le casse comunali versano in enormi difficoltà per mancanza di risorse e tagli. Così il sindaco Pietro Pensa ha avuto l’idea mediatica per denunciare una situazione insostenibile.
“In questi anni – si legge sul sito e si può sentire su un video-appello posto su YouTube dal sindaco – è stato una guida e un’ispirazione per lo spirito imprenditoriale di migliaia di piccoli comuni italiani. Tuttavia, ogni giorno gli stessi borghi vengono lasciati soli a lottare contro lo spopolamento. Nonostante i nostri tentativi di resistere, purtroppo Esino Lario non ha più le risorse per combattere. Ecco perché il sindaco ha deciso di mettere in vendita tutti i luoghi simbolo del Comune”. Ed ancora: “Ogni giorno i piccoli comuni italiani (tra cui il nostro) sono lasciati soli a lottare contro lo spopolamento, la mancanza di fondi e la difficoltà delle istituzioni nel fornire supporto […] ecco perché – prosegue – ho deciso di prendere una posizione forte per il bene di tutti, mettendo in vendita i luoghi simbolo del Comune”.
Il sindaco è deciso: ““Giovedì 11 aprile, al Palazzo della Regione Lombardia, terminerà la vendita e potremo così scoprire chi si sarà aggiudicato i monumenti e gli edifici simbolo del nostro comune”.
Eppure questo luogo non è certo isolato. Nel 2016 ha ospitato il raduno di Wikipedia. Lo spopolamento non è certo più grave di quello di tanti borghi montani del Mezzogiorno. Eppure la situazione è disperata, mancano risorse e far quadrare il bilancio non è facile.
(Gia.Cas.)