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Esperienza, valore-chiave per il lavoro

disoccupazione-giovanileIl centro studi Infojobs realizza frequenti ricerche sui trend e le dinamiche del mondo del lavoro, analizzando in particolare le tendenze delle offerte occupazionali e gli indici di fiducia.

Secondo l’istituto, il mercato del lavoro italiano tornerebbe a presentare, negli ultimi mesi, un buon dinamismo: nell’ultimo anno le offerte di lavoro sarebbero cresciute del 10,7 per cento, negli ultimi tre anni del 23 per cento.

Tra i settori, quello che registrerebbe le maggiori richieste di personale è la consulenza manageriale e la revisione (il 19,3 per cento del totale). Seguono l’Ict, con una quota del 18,3 per cento e una crescita degli annunci del 7,2 per cento, e le telecomunicazioni, con una percentuale del 12,5 per cento sul totale, anche se registrano un leggero calo delle offerte (meno 5,4 per cento). Bene anche i comparti della grande distribuzione (10,4 per cento) e quello delle pubbliche relazioni ed eventi (5,6 per cento). Le attività legate ai servizi ambientali (4 per cento) si dimostrerebbero la categoria più dinamica in questi ultimi tre anni.

Da InfoJobs fanno sapere di essere fiduciosi per l’andamento del mercato del lavoro nel 2017, con ricerche indirizzate soprattutto su profili con caratteristiche di flessibilità e innovazione e con ottime esperienze. Chi vanta curricula più lunghi e articolati ha sicuramente una marcia in più nella ricerca di lavoro: le maggiori richieste riguardano candidati con almeno dieci anni di esperienza.

Per quanto riguarda le dinamiche regionali, è la Lombardia ad aver visto il maggior numero di offerte di lavoro nel 2016 (33,7 per cento). A seguire: Emilia-Romagna (14,3 per cento), Veneto (13,3), Lazio (8,2, ma unica regione tra le prime dieci a registrare una contrazione, addirittura del 9,4 per cento rispetto al 2015), Piemonte (8), Toscana (7,2), Marche (2,6), Campania (2,5), Puglia (1,8) e Friuli-Venezia Giulia (1,7).

Nelle indagini di InfoJobs, il recruiting on-line continuerà ad essere il canale principale per la ricerca di nuovo personale.

Per quanto riguarda i cinque “top trend”, il centro studi di InfoJobs individua: la flessibilità (43,4 per cento), intesa come progressivo abbandono del modello del “posto fisso” a favore di una maggiore propensione al cambiamento di ruolo e quindi di adattamento; la formazione interna (39,8 per cento), come strumento per valorizzare le risorse, migliorare la produttività e il clima organizzativo; il clima di fiducia (24,3 per cento), sgonfiato però dalla fine delle agevolazioni contributive; l’utilizzo del recruiting digitale e dell’employer branding (23,5 per cento); il welfare aziendale come chiave per migliorare il clima aziendale e attrarre talenti (20 per cento).

Dalle analisi di InfoJobs emerge anche l’importanza dei valori aziendali, “la cui interiorizzazione riveste un ruolo cruciale per il successo del cambiamento, a rendere le aziende performanti in un mercato sempre più competitivo”. Secondo la maggior parte delle aziende contattate dal centro studi, la reputazione e l’identità aziendale sono due asset fondamentali da mettere in luce nelle offerte lavorative per poter attrarre i talenti migliori.

Tra i valori ritenuti maggiormente utili, le aziende intervistate mettono al primo posto le soft skills, come l’innovazione (48,9 per cento del campione), seguita dalla passione (46,9 per cento) e dalla capacità di lavorare in team (43,9 per cento). Diversa invece la visione dei candidati secondo cui il valore aziendale maggiormente significativo è l’attenzione al benessere dei dipendenti (citata dal 56,2 per cento del campione), come dimostra l’importanza della tematica del welfare e dello smart working. Seguono la qualità dell’offerta al cliente e la possibilità di lavorare in team.

 

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