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G7 Ambiente: unanimità sulla dichiarazione ma no degli Stati Uniti su clima e sviluppo

Si è chiuso ieri a Bologna il G7 Ambiente. Il testo finale è stato approvato all’unanimità.

Gli Stati Uniti sottoscrivono la dichiarazione finale ma con una postilla allegata, confermando quanto già annunciato dal Presidente Donald Trump. Gli USA infatti per mano di Jane Nishida, un funzionario dell’Epa di seconda fila, non firmano né l’accordo sul clima né quello sullo sviluppo. “Gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi con i partner internazionali chiave in un modo che sia coerente con le nostre priorità nazionali, preservando sia una forte economia che un ambiente salubre. Di conseguenza, noi gli Stati Uniti non aderiamo a queste sezioni del comunicato sul clima e le Mdb”. Questa la frase che Washington ha fatto aggiungere sotto la sezione due della postilla dove si specifica la mancata adesione, ance se non il rifiuto completo, degli accordi.

In ogni caso, secondo  il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, «Poteva essere un G7 della rottura e invece è stato il G7 del dialogo».  “I temi sui quali abbiamo trovato accordo – ha proseguito il ministro – sono la finanza sostenibile, l’economia circolare, l’efficienza delle risorse (approvando un’importante road map di Bologna), i rifiuti marini, l’impegno per l’Africa. Da questo G7 è emerso il legame profondo fra ambiente, società ed economia, per un nuovo modo di guardare al futuro”, ha detto Galletti.

L’integrazione di tutte le dimensioni sopra citate dal Ministro, sarà  fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati nell’agenda entro il 2030. Data in cui si farà il resoconto dei risultati. Le azioni e le politiche integrate, coerenti ad uno sviluppo sostenibile,  saranno il necessario paradigma. Oltremodo, i ministri dell’ambiente di Canada, Francia, Italia, Giappone ed Italia, responsabili per l’ambiente ed il clima, affermano di nuovo la forte volontà di cambiamento per l’effettiva applicazione degli accordi  di Parigi. Quest’ultimo rimane lo strumento globale per combattere i cambiamenti climatici e gli effetti conseguenti sulla natura e sull’uomo.

Finanza sostenibile e sostegno alle piccole e medie imprese, per incentivare una migliore gestione dei processi produttivi, in congiunzione a politiche fiscali agevolate per chi rispetta l’ambiente, saranno step necessari per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. In questo contesto, le nuove economie che prevedono il riutilizzo e l’eliminazione degli sprechi saranno essenziali nel duplice scopo di incentivare la crescita economica e l’occupazione e apportare benefici in chiave ambientale e sociale.

Come si evince dalla dichiarazione finale del G7 Ambiente, importante sarà il ruolo affidato alle banche multilaterali per lo sviluppo e alle altre istituzioni finanziarie internazionali nell’incrementare gli investimenti e rafforzare le azioni per favorire la crescita della green e blue economy.

Gli interventi saranno rivolti anche e soprattutto al continente africano dove si riconoscono gli effetti dei cambiamenti climatici e della degradazione ambientale sulla produzione agricola, l’offerta di cibo e la disponibilità di acqua così come per la stabilità e la crescita economica dell’area. Accolta con favore la richiesta del nostro governo agli altri ministri del G7 Ambiente, per la creazione di un centro a Roma per facilitare lo scambio di informazioni tra i volontari e  migliorare la sinergia e la complementarietà in supporto delle iniziative rivolte all’Africa.

Christian Battistoni

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