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Giovani e cibo, quanti cambiamenti da cogliere…

SeadsIl cibo ai tempi dei millennials, cioè delle nuove generazioni native digitali. Un rapporto che sta conoscendo profonde trasformazioni non solo nei gusti e nel modo di condividere il cibo, ma anche nelle forme di acquisto e di consumo. Anche in questo caso, l’affermazione di internet e l’avvento delle nuove tecnologie stanno infatti stravolgendo le abitudini alimentari, dando il via ad una vera food revolution.

Oggi i millennials, a livello globale, rappresentano un pubblico sempre più attento alla qualità, alla salute, alla sostenibilità e alle novità: rispetto alle generazioni precedenti, i nativi digitali spendono di più in cibo – la spesa annua negli Usa è di 1,4 trilioni di dollari – ma sono anche più informati su ciò che mangiano. Una generazione molto esigente e consapevole, che rivolge grande attenzione alla qualità del prodotto e alle proprietà benefiche e nutrizionali degli alimenti. In particolare c’è più esigenza nel ricevere informazioni sulla provenienza e sulla tracciabilità del cibo che si consuma. Insomma, se da una parte il fast food continua a rappresentare un punto fermo nella dieta di moltissimi ragazzi, nel contempo cresce il gradimento di alimenti organici, biologici e a chilometro zero, l’attenzione per la sostenibilità ma anche la richiesta di un’offerta più ampia di prodotti.

Una tematica talmente centrale per il mercato agroalimentare che nelle prossime settimane a Milano si svolgerà un evento mirato, “Seeds&Chips”, alla sua terza edizione animato da start-up innovative e da conferenze tutte aperte dagli under 18. Dall’8 all’11 maggio 2017 a Fiera Milano (Rho) saranno esaminati questi i nuovi trend di acquisto e consumo, influenzati dalle abitudini della generazione dei più giovani e si potranno toccare con mano i progetti più interessanti di aziende e startup in questo campo.

“Tra le sfide che l’industria del cibo si trova ad affrontare oggi c’è quella di dare una risposta concreta alle esigenze di un nuovo pubblico, i millennials – commenta Marco Gualtieri, ideatore di “Seeds&Chips”. “Sono loro, che con nuove abitudini di consumo e di acquisto e, grazie ai potenti mezzi tecnologici a disposizione, stanno dando vita ad una food revolution globale e tutti noi dobbiamo essere consapevoli e pronti al cambiamento”.

“How millennials are changing the food industry” è il titolo della conferenza che l’8 maggio aprirà “Seeds&Chips” e che vedrà la partecipazione di due giovani diventate guru internazionali nel settore foodtech: Danielle Gould, Ceo di Food+Tech Connect, la più grande community al mondo dedicata a tecnologia alimentare e innovazione e Deepti Sharma Kapur, Ceo e fondatrice di FoodtoEat, servizio on-line che permette di ordinare cibo dai ristoranti locali, food truck, chioschi e ristoratori, nato per avvicinare i piccoli venditori alle potenzialità della tecnologia.

Tra le start-up di successo, presenti all’evento, ricordiamo Robonica (http://robonica.it), giovane realtà milanese, con il suo progetto “Linfa”, un elettrodomestico micro-farm connesso, una sorta di serra in miniatura dal design ricercato, che permette di far crescere ogni tipo di vegetale, come erbe aromatiche, peperoncino o insalata, pronti da mangiare in soli cinque giorni. “Linfa” è un sistema di coltura idroponica che prevede l’illuminazione a luce Led in sostituzione della luce naturale, dove il micro ambiente ricreato è totalmente controllato. Una app monitora i tempi di crescita fino alla completa maturazione mentre ogni malfunzionamento del sistema è segnalato direttamente sul cellulare insieme alla tipologia di intervento da effettuare. In questo progetto si incontrano tecnologia, design e food innovation, un mix di ingegno tutto italiano che genera un oggetto tecnologicamente avanzato, sostenibile e anche bello.

Altra azienda internazionale, con sedi a Bruges e a New York, è Foodpairing (www.foodpairing.com/en/home), che rappresenta un innovativo approccio alla tecnologia alimentare, disponendo di uno dei più grandi database di ingredienti e sapori provenienti da tutto il mondo che un algoritmo combina grazie all’elaborazione di dati scientifici. La sua mission è creare cibi e bevande uniche, proporre accoppiamenti sorprendenti, nel rispetto di una dieta bilanciata, per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile.

Ancora: Winnow (www.winnowsolutions.com) società londinese specializzata nella realizzazione di tecnologie all’avanguardia per le cucine professionali. Lo scopo di Winnow è aiutare gli chef a misurare, controllare e ridurre gli sprechi alimentari. Grazie al suo utilizzo è possibile sapere esattamente cosa si sta gettando via, tramite un tablet touch screen, e il costo del cibo che finisce in spazzatura. Un software cloud fornisce dati e analisi degli scarti per dare agli chef le informazioni necessarie per migliorare i propri processi, risparmiando e riducendo l’impatto sull’ambiente.

Infone: The Sage Project (sageproject.com), team newyorkese di designer, dietologi e tecnologi creativi con una semplice mission: rielaborare i dati relativi agli alimenti rendendoli smart, chiari e personalizzati. Si tratta di un archivio dati che aiuta a tracciare e conoscere i prodotti alimentari fornendo dettagli non solo su ingredienti, allergeni, proprietà nutritive, apporto calorico ma anche su origine e distribuzione.

Per dettagli sul programma: www.seedsandchips.com.

 

(Giampiero Castellotti)

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