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Legge 104, agevolazioni e contributi fino a 1900 euro per i familiari che assistono i disabili

Tante le novità e i benefici in arrivo per chi vuole accedere alla legge 104 del 1992. Nuovi disegni di legge ad hoc dovrebbero portare ad alcune modifiche con la previsione di un nuovo testo unico con molte novità in ambito di assistenza ad anziani ed a parenti disabili. Questo nuove norme vogliono salvaguardare i milioni di persone che fuori da ospedali o strutture sanitarie si prendono cura di anziani e persone con disabilità.

Secondo i dati dell’Istat, sono infatti circa 3 milioni le persone, soprattutto donne di età compresa tra i 45 e i 55 anni, che sono costrette spesso anche ad abbandonare il proprio lavoro per prendersi cura dei loro familiari bisognosi di aiuto.  L’aumento dell’aspettativa di vita, se sicuramente da un lato è da considerarsi positiva e sinonimo di progresso, dall’altro aumenterà il numero delle persone con disabilità gravi. Fino ad ora in Italia l’unico strumento di garanzia per queste persone è costituito dall’indennità di accompagnamento. Per questo motivo il tema del caregiver familiare sta diventando sempre più importante nell’agenda delle riforme. In questo contesto, la 11esima Commissione permanente al Senato ha posto sotto esame tre specifici disegni di legge: il ddl 2266, 2048 e il 2128.

I nuovi disegni di legge serviranno quindi per aumentare l’assistenza per chi assiste un familiare che ha più di 80 anni anche se non invalido al 100%. Ecco tutte le principali novità previste nei disegni di legge.

Il primo provvedimento in previsione  riguarderà la detrazione delle spese per l’assistenza sino ad un massimo 10mila euro. In pratica, con una spesa per l’assistenza familiare pari ai 10mila euro o più nell’anno di riferimento, si potranno detrarre 1900 euro dalle spese per l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

Questi sono i requisiti necessari per beneficiare della detrazione prevista:

  • nessun reddito o isee familiare non superiore ai 25mila euro annui;
  • avere una Dsu (ovvero una dichiarazione Isee) valida;
  • assistere un familiare convivente entro il 3° grado che abbia un’età uguale o superiore agli 8o anni;
  • nello stato di famiglia devono risultare i nominativi del contribuente e della persona assistita.

Oltre alla possibilità di detrarre le tasse, per chi non possiede alcun reddito o è comunque parzialmente o totalmente incapiente, l’Inps assegnerà un rimborso spese pari a 1900 euro annui. A parte quanto appena scritto gli altri requisiti rimangono gli stessi.

Sempre per chi assiste un familiare dagli 80 anni in su,  si avrà la possibilità di convertire una contratto di lavoro full time in uno part time, non superiore al 50% rispetto all’orario ordinario, per un massimo di 2 anni. 

Con i sopracitati disegni di legge, relativi alla legge 104,  verrà finalmente data una definizione specifica della qualifica di caregiver familiare e in questo senso sono due le proposte in previsione. In base alla prima proposta, un caregiver è colui che si occupare realmente ed in modo volontario e gratuito di un familiare  che rientri entro il 2° grado parentela o di un minore a questo affidato a cui sia riconosciuta invalidità civile totale e risulti convivente. L’assistenza, ai sensi della legge 104, deve essere globale e continua e di almeno 54 ore settimanali; la seconda proposta pare invece essere molto più amplia e riconosce la qualifica di caregiver a tutte le persone che volontariamente e gratuitamente e in modo responsabile si prendono cura di persone non autosufficienti  o che comunque necessitino di un ausilio di lunga durata non essendo in gradi di prendersi cura di sé.

Il Caregiver avrà inoltre diritto a rientrare nelle cosiddette categorie protette, e ad esso dovrà quindi essere garantito un lavoro anche nella modalità telelavoro. Il datore di lavoro dovrà quindi assegnare mansioni  compatibili con il lavoro a distanza al lavoratore.

Chi assiste un familiare disabile avrà anche diritto ai permessi retribuiti legge 104, sia se si parli di un lavoratore dipendente che di un parasubordinato, i cosiddetti cococo.

Sarà quindi istituito in azienda un fondo ferie solidale cosi’ da concedere ferie e permessi in misura maggiore ai minimi previsti dalla legge.

Molto importante, sarà prevista un’ulteriore detrazione fiscale per chi si occupa di assistere un familiare ottantenne, che potrà essere convertito in credito d’imposta, per un beneficio massimo di 1000 euro annui pari al 50% delle spese sostenute per il proprio assistito.

 

Christian Battistoni

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