Dalle modifiche apportate alla legge di bilancio, che martedì dovrebbe vedere l’arrivo sui banchi della Camera, emergono nuovi particolari, facendo salire il conteggio degli articoli a 115. Dalla falt tax per le ripetizioni al bonus per l’assunzione di “eccellenze”, vediamo gli ampliamenti apportati:
– FLAT TAX AL 15% AI PROF PER LE RIPETIZIONI: è prevista un’imposta al 15% per gli insegnanti sul guadagno derivante da lezioni private e ripetizioni. Secondo quanto previsto dalla bozza, dal primo gennaio 2019 “i titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado”, potranno chiedere – dispone la norma – l’applicazione di “una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari”.
– TERRENI GRATIS SE È IN ARRIVO IL TERZO FIGLIO: Terreni affidati in concessione gratuita per 20 anni alle famiglie cui nasca il terzo figlio nel 2019, 2020 o 2021. L’intento della misura è quello di favorire la crescita demografica. Nel testo è prevista anche una concessione di mutui fino a 200mila euro a tasso zero alle famiglie che acquistino nelle vicinanze dei terreni la prima casa. A questa finalità andrà destinato il 50% dei terreni agricoli e a vocazione agricola di proprietà dello Stato non utilizzabili per altra finalità e il 50% delle aree abbandonate o incolte del Mezzogiorno.
– BONUS PER ASSUMERE ‘ECCELLENZE’: Arriva il un bonus per le assunzioni di giovani eccellenze. L’incentivo è riconosciuto ai datori di lavoro privati che, dal 1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato laureati o dottori di ricerca, ed è concesso sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi Inail, per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata. Il bonus è riconosciuto anche per assunzioni a tempo parziale, purchè con contratto subordinato di tipo indeterminato e anche nei casi di trasformazione, avvenuta tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.
– CONFERMATI I PROVVEDIMENTI SU REDDITO E PENSIONI: Saranno varati provvedimenti ad hoc per il reddito e le pensioni di cittadinanza e la quota 100 per il superamento della riforma Fornero per i quali vengono istituti due fondi appositi per l’attuazione delle misure (9 miliardi di euro annui dal 2019 il primo e il secondo con una dotazione di 6,7 miliardi per il 2019 e di 7 miliardi dal 2020). Confermata anche la possibilità di compensazione tra i due fondi.
– CEDOLARE AL 21% PER SU AFFITTI DI NEGOZI SOTTO 600 MQ: Una cedolare secca al 21% sugli affitti dei negozi o delle botteghe (categoria catastale C/1) con superficie fino a 600 mq escluse le pertinenze. La cedolare non è applicale ai contratti stipulati nel 2019 qualora al 15 ottobre 2018 risulti già in essere un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
– PIù RISORSE PER ‘SCUOLE BELLE’, 190 MLN IN 2019: Aumentano da 96 a 190 milioni le risorse stanziate per le ‘scuole belle’ nel 2019. Lo prevede la bozza della manovra, che stanzia 194 nel 2020 e 100 milioni l’anno successivo per questo capitolo. I fondi potranno essere utilizzati, si legge nella norma originaria, per “l’acquisizione dei servizi di pulizia e degli altri servizi ausiliari”, nonché degli interventi “di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili” delle scuole da parte degli stessi istituti.
– STOP IVA NEL 2019, POI ALIQUOTE FINO A 11,5% E 24,5%: Nella nuova formulazione del primo articolo della manovra, alcune conferme sulle aliquote Iva a partire dalla riduzione dell’1,5% “strutturale” dell’aumento dell’aliquota agevolata Iva che quindi nel 2019 resterà al 10% per passare nel 2020 all’11,5% (senza quindi salire al 13%). Mentre il rincaro dell’aliquota ordinaria è sterilizzato per il solo 2019 mentre nel 2020, senza ulteriori interventi di sterilizzazione, salirà al 24,1% anziché al 24,9% e dal 2021 al 24,5% anziché al 25%. Si conferma così lo stop per intero agli aumenti per il solo 2019 (per circa 12,5 miliardi) mentre si tratta di una sterilizzazione parziale per il 2020 e 2021 (secondo il Dbp rispettivamente per circa 5,2 e 3,8 miliardi). Nel 2019 niente aumenti anche per le accise sulla benzina, che dovrà poi portare nel 2020 un contributo ridotto (da 350 a 140 milioni), che diventano 300 dal 2021.
– REGIONI, TAGLIO VITALIZI O SCURE SULLE RISORSE: Con il nuovo testo si conferma l’intenzione del governo di tagliare i vitalizi anche nelle regioni dopo aver realizzato la decurtazione per deputati e senatori. Le regioni dovranno tagliare i vitalizi del presidente e dei consiglieri sulla falsariga di quanto fatto alla Camera entro sei mesi dall’entrata in vigore della manovra o subiranno un taglio delle risorse in arrivo dallo Stato per il 2019 pari al 30 per cento, a esclusione degli stanziamenti per la sanità, le politiche sociali e il trasporto pubblico locale. Dal 2020 i trasferimenti verranno tagliati in modo lineare per un importo pari alla metà delle somme destinate nel 2018 ai vitalizi.