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Manovra: stanziati 60mln per assumere 2 mila ricercatori precari

precariBuone notizie per i precari della ricerca. Approvato in legge di Bilancio 2018 l’emendamento al disegno in favore degli enti di ricerca che intendono avvalersi delle disposizioni della “legge Madia” per il superamento del precariato. Una disposizione consentirà la stabilizzazione di 2.170 ricercatori e tecnologi tra il 2018 e il 2019 in possesso dei requisiti.

Nello specifico, l’emendamento mette a disposizione 10 milioni di euro per l’anno 2018 e 50 milioni di euro a decorrere dal 2019, per la trasformazione e stipula di contratti a tempo indeterminato di ricercatori e tecnologi che si trovino impiegati con contratti a tempo determinato e contratti flessibili.

Facendo un breve calcolo sui costi medi annuali, le risorse messe a disposizione dell’emendamento con un “cofinanziamento” per almeno il 50% da parte degli enti che assumono, consentono la trasformazione di circa 420 unità di ricercatori e tecnologi nel 2018 e nel 2019 potranno essere assunte ulteriori 1.750 unità. Complessivamente, quindi si potranno assumere fino a 2.170 unità (420 nel 2018 + 1750 nel 2019), tenendo comunque conto che già la norma Madia consente l’assunzione a tutti quegli enti che già dispongono di risorse stabili.

Sempre il provvedimento si esprime anche in favore di un percorso di stabilizzazione da parte del  Consiglio per la ricerca in agricoltura presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Si tratta in questo caso di 500 unità di personale di tutti i profili (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi), di cui 411 precari i cui contratti potranno essere trasformati a tempo indeterminato e 89 precari che potranno partecipare alla riserva di posti da bandire nel triennio 2018-2020.

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