Uno dei principali incubi delle piccole e medie imprese sono i cosiddetti debiti insoluti. Le pmi che da sempre vivono un rapporto di amore e odio con la burocrazia, combattendo per ottenere gli oltre sessanta miliardi di euro dovuti dallo Stato, molto spesso sono anche vittime di truffe, mancati pagamenti o estorsioni da parte di altre società. Una situazione questa a cui il governo ha deciso di dare un giro di vite con l’introduzione nella legge di Stabilità del 2016 del “Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti”.
Entrando nello specifico il provvedimento dà la possibilità alle piccole e medie imprese, che nell’ultimo anno è stata vittima di una truffa o di un mancato pagamento, di richiedere un finanziamento a tasso zero pari all’ammontare del debito non pagato.
Per ottenere gli aiuti le aziende devono rispettare un rapporto non inferiore al 20% tra l’ammontare dei debiti non riscossi dalle imprese debitrici e il totale della voce “Crediti verso imprese”. La società, inoltre, non deve essere in stato di scioglimento o liquidità e deve essere nel pieno esercizio dei propri diritti e doveri. Non deve essere, poi, sottoposta a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi di ristrutturazione del debito. Tutte le società idonee a ricevere il finanziamento (la soglia massima è di 500.000 euro) dovranno restituirlo a interessi zero in un lasso di tempo non inferiore ai tre anni e non superiore ai dieci anni, mentre il piano d’ammortamento sarà semestrale.
Le domande potranno essere presentate direttamente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico accedendo alla sezione “Finanziamenti agevolati a pmi vittime di mancati pagamenti”.