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A Prato due settimane sulla riqualificazione sostenibile

Un Festival dedicato alla sostenibilità ambientale, alla narrazione della storia del territorio, alle nuove strategie di indagine dei cambiamenti climatici e alle buone pratiche sostenibili per il nostro ecosistema. Succede a Prato. La tematica di riferimento per l’edizione 2010 parte dal tessuto urbano del territorio di Prato seguendo la storia secolare della presenza agricola e la trasformazione urbanistica della città legata all’affermazione industriale e alla ridefinizione e rifunzionalizzazione delle aree verdi nei secoli, arrivando al nuovo senso dello spazio verde/giardino come focus per la creazione di comunità.

Il festival fa parte di un più ampio progetto di Circuito urbano temporaneo (Cut) e Riciclidea Prato, che ha per titolo “Giardini di prossimità”, è promosso e sostenuto dalla Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del ministero per i Beni e le Attività Culturali vincitore del bando Creative Living Lab 2018 e patrocinato dal Comune di Prato.

Primo appuntamento è la mostra sul cambiamento urbano legato alla pratica agricola e agli orti a cura di Stefania Rinaldi, che ripercorre con fotografie, cartografie, testimonianze video e documenti originali la storia del mutamento della città, allo scopo di legare in modo importante tutto il tessuto cittadino creando un percorso a ritroso, volto a rimarcare e ritrovare luoghi che assumono una funzione agricola e di incontro in città e a scoprire spazi ancora attivi, potenziali, racconti di socialità.

Un focus particolare di racconto è rivolto al Quartiere del Soccorso di Prato, luogo di multicultura, che sarà oggetto nei prossimi cinque mesi di tre residenze artistiche e di numerosi eventi. Al suo interno è presente una sede scolastica; le scuole Collodi sono tra le più popolose della città con circa 700 alunni. Proprio le classi della scuola e i docenti, insieme al comitato di quartiere, saranno coinvolte attivamente in tutte le attività all’interno del festival, con laboratori e workshop in collaborazione con Elena Sanesi di Riciclidea Prato, ispirati al percorso formativo del Centro ReMida, Terre d’Acqua di Bologna.

La giornata di domenica 10 febbraio sarà occasione di uno scambio semi dalla partecipazione nazionale, organizzata grazie alla collaborazione con l’associazione fiorentina Seed Vicious, con il coinvolgimento delle realtà del territorio invitate a riscoprire la biodiversità attraverso varietà antiche e piante in sinergia. Sono previsti una serie di momenti dedicati alla sostenibilità e alle pratiche virtuose del territorio e il racconto di itinerari che arrivano all’interno del centro cittadino alla scoperta degli orti storici fin dal periodo medievale dentro le mura fino al primo Orto Urbano di Prato Spazi InVasi in via Arcangeli, proprietà delle monache di Santa Trinita nel periodo del 1300 e sede di un mulino e di orti di primizie fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando l’edificio fu distrutto durante un bombardamento alleato. Lo spazio si trova all’interno del quartiere del Soccorso e ne rappresenta il margine addossato alle mura. I giardini interessati dal progetto sono invece il margine di confine del quartiere.

Una sezione è curata in collaborazione con Giuseppe Bennati dell’Oasi apistica Le Buche di Poggio a Caiano e prevederà il racconto degli orti creati negli anni Venti per formare i coloni nordafricanio durante il fascismo e la visita ad un Susino pianta madre di 100 anni ancora fruttifico e i figli legati alla banca del seme della biodiversità Toscana. Grazie all’immenso patrimonio dell’Oasi ripercorreremo la storia dell’agricoltura del territorio, innescando un filo di senso legato alla scienza e al riconoscimento di specie antiche, autoctone da preservare, attivando un ideale ponte con la storia e il Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano, dove sono conservati i dipinti di classificazione delle specie arboree di Bartolomeo Bimbi.

Ulteriore sezione speciale è Green-teck, Talk e Tavolo di confronto. Le giornate contengono al loro interno esempi virtuosi e racconti di pratiche sostenibili legate alla sensibilizzazione verso il cambiamento climatico e alle nuove frontiere tecnologiche. L’utilizzo del suolo in agricoltura può infatti oggi assumere valenza di rigenerazione e riattivazione dei processi naturali che l’uomo ha nei secoli cercato di controllare e razionalizzare. La nuova sfida consiste nella creazione di dialogo e collaborazione tra uomo e natura, per la naturalizzazione dei processi umani, non come ritorno al passato ma come sguardo proiettato verso il futuro.

Nel contemporaneo diventa urgenza la definizione di pratiche che possano essere sostenibili per il nostro ecosistema, con la bonifica dai veleni industriali e il recupero di suolo grazie alle proprietà delle piante, il risparmio di acqua e la sua depurazione con metodi naturali, il rispetto del ciclo di crescita con la cultura della consociazione e dell’orto spontaneo, l’abolizione della monocoltura e la ricerca di nuova biodiversità con il recupero di semi antichi e piante commestibili ormai in via di estinzione, le nuove frontiere con la tecnica delle popolazioni evolutive. Al centro dei lavori i progetti di innovazione sostenibile vicini a proposte inerenti le linee guida che l’amministrazione porta avanti nella ridefinizione del verde urbano, dalla connessione del lungofiume con gli orti urbani allo studio di forestazione legato al nuovo piano operativo. Sarà centrale l’autocostruzione e l’esposizione di una serra idroponica del progetto pratese BloomProject e la partecipazione di Iridra, azienda fiorentina, che presenta Hydrousa, progetto vincitore di un bando Europeo Horizon2020, legati entrambi al tema dell’acqua come bene comune e la presenza dei ricercatori dell’associazione Caffe-Scienza.

PROGRAMMA

Tutte le attività vengono svolte, se non diversamente specificato, presso la Saletta Campolmi, Via Puccetti, 3 Prato.

TUTTI I GIORNI

PratoCity//VegetableGarden

La mostra rimane aperta e visitabile dal 2 al 11 Febbraio dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12:30, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 e durante gli eventi del festival.

DOMENICA 3 FEBBRAIO

Ore 10:00 Visita all’Oasi Apistica le Buche con la visione dell’ albero-figlio Susino “Ubaldo Gavazzi”. La pianta-madre di oltre 100 anni ancora in vita, fruttifica, situata in uno spazio pubblico sarà oggetto di una visita ad Aprile/Maggio 2019 per ammirarla in fiore. Appuntamento alle ore 9:50 in Via Regina Margherita, 26, Poggio a Caiano.

Ore 12:00 Visita al Museo della Natura Morta all’interno della Villa Medicea di Poggio a Caiano

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – MAX 25 PARTECIPANTI – Per prenotare:

3293233936 – stefania_rinaldi@yahoo.it

Ore 16:30 In collaborazione con Associazione SottoSopra, all’interno della Libreria Gori, lettura ad alta voce dell’albo illustrato Ti dono il mio cuore di Pimm Van Hest e Sassafras De Bruyn – edizioni Clavis.

A seguire il laboratorio didattico Chi semina raccoglie

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – MAX 20 PARTECIPANTI – Per prenotare:

0574 22061 – libreriagoriprato@gmail.com

MARTEDì 5 FEBBRAIO

Ore 18:30 Presentazione residenze artistiche al Soccorso a cura di Chiara Vacirca e Stefania Rinaldi

GIOVEDì 7 FEBBRAIO

Ore 18:30 Presentazione progetto Hydrousa con l’azienda Iridra di Firenze, vincitore del bando Horizon2020

VENERDì 8 FEBBRAIO

Ore 18:30 Presentazione progetto Bloomproject che presenteranno Agritube, un prototipo di impianto idroponica semplificata per i paesi in via di sviluppo, realizzato in collaborazione con il dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova.

SABATO 9 FEBBRAIO

Ore 10:00/17:00

Tavolo di Progettazione – Modelli di sostenibilità urbana – sessione chiusa al pubblico

Ore 18.00

Restituzione della giornata di lavori aperta al pubblico

DOMENICA 10 FEBBRAIO

Ore 11:00 / 18:00

Giornata di Scambio Semi in collaborazione con Seed Vicious

Durante le mattine saranno attivati laboratori didattici rivolti alle classi della scuola primaria Collodi a cura di Elena Sanesi di Riciclidea.

(Gia.Cas.)

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