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A settembre -3,9 per cento di consumi elettrici

Calano del 3,9 per cento i consumi elettrici in Italia nel solo mese di settembre. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l’Italia ha consumato complessivamente 25,9 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in diminuzione del 3,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2021.

Nei primi nove mesi del 2022, la richiesta di energia elettrica in Italia è in crescita dell’1,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+0,5 per cento il valore rettificato).

Nel dettaglio, settembre ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile inferiore di circa 0,7°C rispetto a settembre del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risulta in calo del 2,9 per cento.

A livello territoriale, la variazione tendenziale di settembre è risultata ovunque negativa: -5 per cento al Nord, -3,6 per cento al Centro e -1,5 per cento al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica di settembre, destagionalizzato e corretto dagli effetti di temperatura, risulta sostanzialmente stabile rispetto ad agosto (-0,2 per cento).

Nel mese di settembre 2022, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,1 per cento con la produzione nazionale e per la quota restante (13,9 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,6 miliardi di kWh, in diminuzione del 2,3 per cento rispetto a settembre 2021.

Più in dettaglio, le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 8,1 miliardi di kWh (-2,1 per cento), coprendo complessivamente il 31,1 per cento della domanda elettrica, con le seguenti variazioni rispetto a settembre dello scorso anno: eolico +73,6 per cento, fotovoltaico +1,7 per cento, idrico -28,3 per cento e geotermico -3,9 per cento. La produzione delle fonti rinnovabili è stata così suddivisa nel mese di settembre: 29,6 per cento fotovoltaico, 25,8 per cento idrico, 21,2 per cento eolico, 17,9 per cento biomasse e 5,5 per cento geotermico. La produzione termica segna complessivamente una variazione negativa del 2,4 per cento rispetto a settembre del 2021.

Per quanto riguarda, infine, il saldo import-export, la variazione complessiva è pari a -12,4 per cento, con una contestuale diminuzione dell’import (-9,3 per cento) e crescita dell’export (+62 per cento).

L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, registra una flessione dell’8 per cento rispetto a settembre del 2021, un calo decisamente più contenuto rispetto a quello di agosto, e non omogeneo tra i differenti settori monitorati. Infatti, è positiva la variazione dei comparti della chimica e dei mezzi di trasporto, in flessione tutti gli altri settori.

Considerando tutte le fonti rinnovabili, nei primi 9 mesi del 2022 l’incremento di capacità supera complessivamente i 2 mila MW, registrando una notevole crescita (+140 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2021.

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