
Una tassa, la “Carbon border tax”, legherà le importazioni in differenti comparti (acciaio, alluminio, cemento, elettricità, fertilizzanti, ecc.) agli standard ambientali comunitari. Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno annunciato l’adozione – ma non immediata – di un meccanismo per rendere più ecologiche le importazioni industriali dell’Europa, facendo pagare le emissioni di carbonio legate alla loro produzione.
Tuttavia ci vorrà del tempo per rendere operativa la novità. Dall’ottobre 2023 e per un periodo provvisorio ancora da definire, gli obblighi dell’importatore saranno limitati alla comunicazione delle importazioni. Soltanto successivamente – non si sa ancora quando – scatterà, quando necessario, l’obbligo di pagamento.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
