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Affitti brevi, dal 1° settembre nuove regole

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Entro il 1° settembre 2024 è prevista l’entrata in funzione del Cin, il Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, e l’avvio della nuova piattaforma nazionale.

 Introdotte dal Decreto anticipi (d.l. 145/23), l’obiettivo delle nuove misure è quello di regolamentare i contratti di locazione di durata inferiore ai 30 giorni, che non hanno l’obbligo di registrazione. Per la piena operatività si dovrà attendere l’inizio del 2025, quando arriveranno anche le sanzioni, ma intanto i locatori dovranno provvedere a mettersi in regola con le carte.

Tutti gli immobili, infatti, a prescindere dal tipo di gestione, dovranno essere muniti di Cin, che dovrà essere presente in tutti gli annunci e all’esterno dell’unità immobiliare. Per ottenerlo sarà necessario rispettare i requisiti di sicurezza, come essere muniti di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, nonché di estintori portatili.

Per chi non possiede il codice identificativo è prevista una sanzione che va da 800 a 8.000 euro, o da 500 a 5.000 euro in caso di mancata esposizione, mentre per chi non rispetta i requisiti di sicurezza la multa va da 600 a 6.000 euro.

Inoltre, la locazione di più di quattro unità immobiliari è considerata gestione imprenditoriale, motivo per cui i locatori devono essere in possesso di partita Iva e di segnalazione certificata di inizio attività (Scia). Se quest’ultima manca è prevista una sanzione che va da 2.000 a 10.000 euro.

Il richiedere il Cin è necessario accede alla Banca dati delle strutture ricettive (Bdsr) sul sito del ministero del Turismo, mentre chi ha già un codice concesso da una Provincia o da una Regione avrà 30 giorni dopo la pubblicazione dell’avvio della piattaforma nazionale per chiedere il codice nazionale.

Per il pagamento delle imposte, i locatari possono scegliere la tassazione classica tramite Irpef, valida per tutti i redditi e con aliquota minima al 23%, oppure la cedolare secca. In quest’ultimo caso, è prevista un’aliquota del 21% se si affitta un solo immobili, se invece sono da due a quattro, si paga il 21% su quello con i canoni più alti e il 26% sugli altri.

In caso ci si affidi a un intermediario, questo è considerato sostituto di imposta e trattiene il 21% sugli incassi. Durante la dichiarazione dei redditi, poi, il contribuente potrà sceglie se optare per Irpef o cedolare conguagliando il dovuto.

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Si avvisa che gli uffici Unsic della sede nazionale rimarranno chiusi per la pausa estiva dal 12 agosto al 30 agosto 2024.

 

Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 2 settembre 2024.