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Anpal, la protesta dei lavoratori ascoltati dal ministro Fitto

Una protesta pacifica per dare voce al dissenso e alla preoccupazione dei lavoratori dell’Anpal, Agenzia nazionale Politiche attive Lavoro, accolta in maniera democratica all’interno della terza giornata del Forum PA 2023, giovedì 18 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma.

I lavoratori dell’Agenzia, sono saliti sul palco e hanno esposto alla platea del Forum PA le motivazioni del loro dissenso.

“Vogliamo esprimere la nostra contrarietà in merito all’ipotesi che il comparto di ricerca di Anpal possa confluire all’interno del ministero del Lavoro, a seguito della soppressione dell’Agenzia prevista in uno specifico emendamento del governo attraverso il d.l. 44/23 in fase di perfezionamento”. Sono le parole di Laura D’Alessandro, ricercatrice Anpal e portavoce delle istanze di contestazione che aleggiano nell’area Ricerca dell’Agenzia.

“I dipendenti, insieme alle organizzazioni sindacali del comparto Istruzione e Ricerca – continua D’Alessandro – ribadiscono il completo disaccordo rispetto a tale ipotesi di assorbimento nel ministero, in quanto verrebbero meno le condizioni fondanti di autonomia della ricerca pubblica, oggi garantite in Anpal. Come avviene anche per altri ministeri, è infatti necessario garantire una netta separazione tra il decisore politico e gli enti/agenzie di cui questo si avvale per acquisire le evidenze scientifiche e tutti gli elementi necessari e svolgere le proprie funzioni. Il trasferimento del personale del comparto Ricerca dell’Anpal presso il ministero del Lavoro, nell’ipotesi di soppressione dell’Agenzia, rappresenta un duro colpo per il settore della ricerca pubblica oltre che per le gravi ripercussioni sul destino umano e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Da qui le conseguenti richieste dei lavoratori.

“Il personale del comparto di ricerca di Anpal – ha spiegato Laura D’Alessandro dal palco del Forum -proviene interamente dall’ente pubblico di ricerca Inapp e, nell’ipotesi concreta di soppressione dell’Agenzia, vedrebbe come unico approdo naturale il ritorno nell’Istituto di provenienza. Tale soluzione al momento non risulta tra quelle prese in considerazione, nonostante sia l’unica che permetterebbe di preservare le professionalità acquisite dalle lavoratrici e dai lavoratori nonché le garanzie contrattuali in essere”.

Spiegate le motivazioni della protesta, il personale Anpal, a seguito di quanto deciso nell’assemblea unitaria di mercoledì 17 maggio 2023, hanno proclamato lo stato di agitazione permanente. È stato indetto per mercoledì 24 maggio un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici davanti al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Disponibile al confronto il ministro Fitto che a margine del suo intervento in qualità di relatore al Forum PA 2023, ha ascoltato le preoccupazioni e le richieste avanzate dalla delegazione dei lavoratori Anpal.

“Nella fase di riorganizzazione e di collocazione delle risorse si farà una valutazione specifica in funzione delle competenze – ha risposto il ministro Fitto. “Ne parlerò con le ministre Calderone e Bernini e sicuramente vi daremo delle risposte. Mi farò portatore del vostro messaggio”.

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