venerdì , Dicembre 5 2025
Home / Comunicazione / Primo piano / Banca d’Italia: il Pil in crescita nei prossimi anni

Banca d’Italia: il Pil in crescita nei prossimi anni

pil

“Sulla base di nostre valutazioni il commercio mondiale si espanderà del 2,2 per cento. L’economia globale ha continuato a migliorare in primavera, ancora trainata dai servizi, ma con segnali di rafforzamento anche nella manifattura. Negli Stati Uniti prosegue la crescita dei consumi; in Cina si espande l’attività nell’industria mentre resta debole la domanda interna, alimentando gli squilibri commerciali con i paesi avanzati. L’eventuale aggravamento dei conflitti in corso rappresenta ancora il principale rischio al ribasso per l’economia globale”.

È quanto si legge nel Bollettino economico n. 3 del 2024 diffuso da Banca d’Italia che ha evidenziato come la diminuzione dell’inflazione nel periodo primaverile ha ripreso a diminuire negli Stati Uniti e ha continuato a ridursi nel Regno Unito. In giugno la Federal Reserve, la Bank of England e la Banca del Giappone hanno infatti mantenuto invariati i tassi. Le condizioni dei mercati finanziari sono rimaste nel complesso stabili, mentre nell’area dell’euro hanno risentito dell’incertezza politica in Francia.

Nel secondo trimestre dell’anno il Pil dell’area dell’euro si è espanso in misura contenuta, secondo le valutazioni di Banca Italia, sospinto dal terziario. La disinflazione si è attenuata, soprattutto a causa della dinamica ancora sostenuta dei prezzi dei servizi. In base alle proiezioni di giugno degli esperti dell’Eurosistema, quest’anno l’inflazione diminuirà al 2,5 per cento, raggiungendo il 2,2 nel 2025 e l’1,9 nel 2026.

L’occupazione ha continuato ad aumentare nei mesi primaverili: a fronte di una partecipazione al mercato del lavoro stabile su livelli superiori a quelli osservati prima della pandemia, il tasso di disoccupazione è ulteriormente sceso, avvicinandosi a quello medio dell’area dell’euro. La crescita del costo del lavoro nel settore privato non agricolo si è rafforzata nei mesi recenti.

Negli ultimi mesi l’inflazione complessiva è rimasta su valori bassi; la componente di fondo si è ridotta lievemente. La disinflazione si conferma più lenta per i servizi, anche per effetto delle voci connesse con il turismo, per le quali la domanda resta elevata. Nelle proiezioni di Banca d’Italia l’inflazione al consumo si collocherà su valori contenuti, all’1,1 per cento quest’anno e a poco più dell’1,5 nella media del biennio 2025-26.

Dalle stime della banca centrale della Repubblica italiana, il Pil nel nostro Paese ha continuato a crescere in misura contenuta nel secondo trimestre; sostenuto ancora dai servizi, in particolare del turismo, che beneficia del buon andamento della spesa dei viaggiatori stranieri. L’attività si è ridotta nelle costruzioni e nella manifattura. Dal lato della domanda, all’ulteriore espansione delle esportazioni e alle indicazioni positive sui consumi si associa un quadro meno favorevole per gli investimenti. Nelle più recenti proiezioni macroeconomiche dell’istituto, il prodotto aumenterà dello 0,6 per cento nel 2024, dello 0,9 nel 2025 e dell’1,1 nel 2026.

Intanto la Commissione europea ha annunciato che raccomanderà l’apertura di procedure per i disavanzi eccessivi nei confronti di cinque paesi dell’area dell’euro, tra cui l’Italia. Per il nostro Paese la Commissione stima infatti che il rapporto tra disavanzo e Pil resterà al di sopra della soglia del 3 per cento sia nell’anno in corso sia nel prossimo.

In merito al Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla fine di giugno il governo ha richiesto il pagamento della sesta rata a seguito del conseguimento dei 37 obiettivi previsti.

Check Also

pnrr

Pnrr, ok dalla Commissione Ue all’ottava rata da 12,8 miliardi

La Commissione europea ha comunicato la valutazione positiva per il pagamento dell’ottava rata del Pnrr …