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Calabria, nasce la rete dei musei di impresa

Si chiama “SudHeritage”, con riferimento al celebre museo russo. E si propone dunque come interlocutrice per le istituzioni per progettare e costruire azioni mirate e strutturali lungo tre direttrici: rafforzare i musei di impresa esistenti; favorire la costruzione di nuovi centri museali da parte di aziende che detengono un patrimonio culturale e storico da valorizzare; costruire azioni trasversali di promozione e diffusione della rete dei musei di impresa e di tutte le connessioni e sinergie con gli altri attrattori territoriali.

E’ l’iniziativa, tutta calabrese, che vede tra i soci fondatori: Amarelli, Callipo, Gias Spa, Lanificio Leo, Librandi, Museo del Bergamotto, Rubbettino e Terme Caronte. Alla presidenza dell’associazione per i prossimi tre anni è stato eletto il prof. Nicodemo Librandi, che sarà affiancato nel consiglio direttivo da Florindo Rubbettino (vicepresidente) e Gloria Tenuta.

Un’associazione che affonda le sue radici in una terra ricca di potenziale ancora in parte inesplorato. “La Calabria – racconta Nicodemo Librandi – a differenza di quanto farebbero pensare antichi e nuovi stereotipi, dispone di una cultura del lavoro diffusa e di un profilo manifatturiero e agroalimentare che va sicuramente rivalutato e che può divenire medium per un rilancio anche di altri settori.”

Il prof. Nicodemo Librandi è la guida storica dell’omonima cantina vitivinicola sita a Cirò Marina. La mission dell’associazione è dunque quella di favorire la costruzione e valorizzazione di una rete di musei di impresa calabresi intesi come luoghi di produzioni locali e al contempo luoghi di sperimentazione e connessione tra imprese, territori, comunità, scuole nonché di attrazione di nuove forme di turismo evoluto.

Si tratta di un’occasione unica – ha dichiarato Nicodemo Librandi – per dare concretezza all’idea vincente secondo cui le forme e i modi del “saper fare” contribuiscono in modo imprescindibile a definire il destino di un territorio. C’è un legame stretto, infatti, tra le produzioni di ogni tipo e i territori di appartenenza. Questa Associazione nasce proprio dalla convinzione che un museo di impresa non sia solo un luogo della memoria produttiva piuttosto un attrattore potente capace di valorizzare la cultura d’impresa, aprire le aziende al mondo della scuola e alle comunità, contaminare la storia imprenditoriale con luoghi vivi di sperimentazione e innovazione nonché attrarre un segmento di turisti e viaggiatori interessati al mondo delle produzioni e del turismo esperienziale e culturale. Da qui l’esigenza di fare rete tra realtà capaci di assumere e interpretare al meglio questo ruolo oggi tanto sfidante quanto ricco di opportunità”.

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