Cassa Integrazione agricola: semplificate le modalità di presentazione domande

Per la Cassa Integrazione speciale per gli operai e impiegati a tempo indeterminato dipendenti di imprese agricole arriva una via semplificata per la presentazione del modello di richiesta. A renderlo noto è l’Inps che con il messaggio n. 1541 dell’8 aprile 2020 aveva comunicato il rilascio della nuova causale “COVID-19 CISOA”.

In merito alla modalità di presentazione del modello IS/Agr.1/bis (cod. “SR43”) che è la domanda che devono inviare le aziende per chiedere il pagamento diretto della prestazione, l’Istituto di previdenza fa sapere che al fine di fornire assistenza di natura amministrativa alle aziende e agli intermediari richiedenti la prestazione di CISOA, è stata istituita la casella istituzionale CISOAFACILE@inps.it.

Per i quesiti di natura procedurale le aziende e gli intermediari dovranno continuare ad utilizzare la casella istituzionale HELPCISOA@inps.it.

Ricordiamo che il modello IS/Agr.1/bis (cod. “SR43”), compilato dal datore di lavoro, contiene i dati necessari per la determinazione della misura della prestazione richiesta e per l’accredito della contribuzione figurativa.

Il modello, da inviarsi in modalità telematica, deve essere inoltrato anche per le richieste di pagamento diretto riferite a domande con causale “COVID-19 CISOA”. I dati contenuti nel modello sono oggetto di una dichiarazione di responsabilità del titolare/legale rappresentante dell’azienda agricola, che si impegna a comunicare all’Inps qualsiasi variazione degli stessi.

In ragione dell’attuale fase emergenziale, che comporta le note restrizioni di mobilità dei cittadini, il modello predetto non deve essere sottoscritto dal lavoratore.

Eventuali informazioni utili al lavoratore potranno essere richieste dallo stesso al proprio datore di lavoro, che avrà comunque la possibilità di stampare il predetto modello.

Per quanto riguarda la certificazione dell’IBAN sul quale avviene l’accredito della prestazione in caso di pagamento diretto, si richiamano le recenti diposizioni diramate con la circolare n. 48 del 29 marzo 2020.