È ufficiale, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge sulla riforma della giustizia che prevede modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento giudiziario.
“Riforme come quelle oggi approvate dal Cdm non si improvvisano in due giorni, ma sono il frutto di sei mesi di lavoro di uno staff estremamente preparato del nostro ministero”, ha affermato il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante la conferenza stampa.
Una riforma necessaria e attesa da tempo che tocca diversi temi. In primis mette un freno alla carcerazione preventiva e introduce il principio del “contraddittorio preventivo” in base al quale il giudice deve procedere all’interrogatorio dell’indagato prima di disporre la misura cautelare. Inoltre, la custodia cautelare predisposta in caso di pericolo di fuga, di reiterazione del reato o inquinamento delle prove, fino ad ora stabilita da un singolo giudice delle indagini preliminari, verrà valutata da tre giudici.
Altra misura prevista della bozza di Nordio è l’eliminazione del reato di abuso d’ufficio. Nel 2021, infatti sono state oltre 5.400 le indagini per questo reato, ma in base a quanto riportato da Libero l’85 per cento, sarebbero finite nel nulla. Nonostante le assoluzioni, essere indagati significa non poter svolgere regolarmente le proprie mansioni e, non meno grave, subire gogne mediatiche ingiustamente.
La riforma dovrebbe poi prevedere l’impossibilità per il pubblico ministero di ricorrere in appello contro sentenze di assoluzione per reati non gravi e porre uno stop anche al reato di traffico d’influenze.
Non da ultimo è prevista una stretta sulle intercettazioni, per cui i magistrati che trascrivono le conversazioni devono omettere i nomi di persone non indagate.
“Spero che l’approvazione della riforma avvenga nel più breve tempo possibile. Mi auguro che l’opposizione sia fatta in termini razionali e non emotivi. Il Parlamento deve essere disposto ad ascoltare. Il mio auspicio è che si argomenti con le ragioni del cervello”, ha dichiarato Nordio.