Ringraziamo il bel tempo, finché dura. Perché il destino lo stiamo sfidando non poco. Sul fronte Covid-19, con i casi che tornano ad aumentare in molti Paesi europei (situazione grave nei Balcani, ad iniziare dalla Romania, ma anche in Spagna, in Francia e in Austria le cose non vanno bene), l’Italia sta prendendo una brutta piega. Specie perché sta allentando gli accorgimenti minimi per prevenire il contagio.
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Emblematica la situazione dei mezzi pubblici. Nonostante all’ingresso degli autobus troneggi un cartello che raccomanda la distanza di almeno un metro, in molti casi questa è fisicamente impossibile. A Roma, in particolare, la situazione peggiora giorno dopo giorno, a causa anche della riduzione delle corse: sono eloquenti le fotografie che testimoniano i mezzi stracolmi. Gli autisti, nella maggior parte dei casi, si chiamano fuori, anche perché non spetta loro il compito di fare da “sceriffi”. E allora ecco la conseguenza.
Il pensiero va naturalmente a settembre, quando riapriranno le scuole e molti lavoratori attualmente in smart working rimetteranno piede negli uffici. Vogliamo davvero che tornino i lockdown?
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