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Cresce l’importo dell’assegno di incollocabilità nel 2019

Aumenta l’importo dell’assegno di incollocabilità, che spetta ai titolari di rendita Inail con un’età inferiore a 65 anni che a seguito dell’infortunio sul lavoro o della malattia professionale non siano più in condizione di poter svolgere un’attività di lavoro, né risultano destinatari del beneficio dell’assunzione obbligatoria(legge numero 68/1999). A partire dal 1° luglio 2019, infatti, la prestazione sale a 262,06 euro al mese rispetto ai 259,21 euro precedenti. Non si tratta di un nuovo provvedimento governativo, ma dei normali valori adeguati alla variazione dell’inflazione registrata lo scorso anno (più 1,1 per cento), secondo quanto fissato nel decreto ministeriale 48 del 15 maggio 2019 pubblicato dal ministero del Lavoro nella sezione Pubblicità legale nel portale istituzionale.

Per l’erogazione del sostegno economico i lavoratori devono risultare in possesso di un grado di inabilità non inferiore al 34 per cento, riconosciuto dall’Inail secondo le tabelle allegate al Testo Unico (decreto del Presidente della Repubblica 1124/1965) per infortuni sul lavoro o malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006; o di un grado di menomazione dell’integrità psicofisica/danno biologico superiore al 20 per cento, riconosciuto secondo le tabelle di cui al decreto ministeriale 12 luglio 2000 per gli infortuni verificatisi e per le malattie professionali denunciate a decorrere dal 1° gennaio 2007. Il trattamento è pagato mensilmente insieme alla rendita Inail e viene rivalutato, appunto, annualmente, ogni primo luglio, in base alla variazione dell’inflazione registrata con riferimento all’anno precedente.

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