
Un incontro che ha forse scritto la parola fine al tiremmolla Europa-Usa sulla questione dazi, scongiurando una potenziale guerra commerciale.
Si è conclusa così il 27 luglio, tra le colline della Scozia sud-occidentale, una delle partite commerciali più attese e complesse del panorama internazionale. L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo sui dazi commerciali. Un traguardo, definito come “l’accordo più importante di sempre” che segna una svolta cruciale nelle relazioni transatlantiche dopo quattro mesi di contrattazioni.
L’intesa è stata suggellata alla fine di un colloquio faccia a faccia tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il presidente americano Donald Trump, durato circa un’ora. Al centro del negoziato, l’accordo sulla tariffa base dei dazi Usa per l’Ue concordata al 15% che si applicherà alla maggior parte dei settori, tra cui auto, semiconduttori e farmaceutico, sebbene su questo ultimo punto Trump sembra non si sia espresso chiaramente. Il presidente tycoon ha evidenziato come il patto preveda 600 miliardi di dollari in investimenti da parte dell’Ue negli Stati Uniti e l’acquisto da parte europea di 750 miliardi di dollari in energia e armi.
Dal canto suo, la presidente von der Leyen, pur riconoscendo che si è trattato di “trattative difficili”, si è detta soddisfatta per essere giunti a una “buona conclusione”. Ha inoltre sottolineato che è stato concordato un meccanismo di “dazi ‘zero per zero’ su una serie di prodotti strategici”. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. “Continueremo a lavorare per aggiungere altri prodotti a questo elenco”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue.
Da notare, tuttavia, che alcuni settori chiave sono stati esclusi da questi negoziati, in particolare l’acciaio e l’alluminio, per i quali “non cambierà nulla” e resteranno quindi al 50%, anche se da Bruxelles assicurano che la partita non è ancora chiusa.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
