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E-commerce viaggi, è boom nel 2021: toccata quota 10,8 miliardi

Dopo un 2020 definito come l’annus horribilis del turismo, in cui la chiusura delle frontiere, le forti limitazioni alla mobilità e il divieto di assembramento hanno colpito a livello globale il settore, nel 2021 in Italia l’e-commerce di viaggi ha ripreso a crescere, toccando quota 10,8 miliardi di euro (più 51 per cento rispetto all’anno scorso). Rimane però ancora molto ampio il divario con il periodo pre-pandemia, quando il comparto valeva 16,3 miliardi di euro. 

Queste alcune delle evidenze presentate a TTG Travel Experience nell’evento annuale in cui l’Osservatorio innovazione digitale nel turismo della School of Management del Politecnico di Milano presenta i primi risultati della ricerca volta a delineare il valore del digitale dell’industria dei viaggi e i trend di innovazione dell’offerta di servizi turistici.

TRASPORTI – Nel 2021 il mercato dei trasporti nel suo complesso (e-commerce e offline) raggiunge quota 8,3 miliardi di euro (più 30 per cento sul 2020) ma vale ancora meno della metà del 2019 (18,4 miliardi), con una decrescita netta di meno 55 per cento. A trainare il recupero, seppur parziale, del comparto sono soprattutto le transazioni e-commerce, che rappresentano oggi il 62 per cento del totale mercato dei trasporti (rispetto al 57 per cento del 2020 e al 56 per cento del 2019).
Nel canale online gli operatori hanno registrato un mix stabile tra gli strumenti di prenotazione diretti e quelli indiretti, con i primi che dominano il comparto (83 per cento). 

STRUTTURE RICETTIVE – Il mercato complessivo del settore ricettivo nel 2021 raggiunge i 9,1 miliardi di euro (più 66 per cento), avvicinandosi ai valori del 2019: dopo il crollo del 2020 rimangono “solo” 11 punti percentuali di distanza da quelli di due anni fa (10,3 miliardi). In questo settore è cresciuto in modo sostanziale il peso dell‘e-commerce, diventato oggi primo canale con il 55 per cento di incidenza (rispetto al 45 per cento del 2019)

Nel canale online sono soprattutto le transazioni dirette quelle che continuano a guadagnare rilevanza nel mix: dal 23 per cento del 2019, nel 2021 si registra infatti un aumento di addirittura 24 punti percentuali, che le porta oggi a rappresentare quasi la metà (47 per cento) dell’intero settore. A spingere la crescita dell’online è soprattutto il comparto dell’ospitalità extra-alberghiera, che raggiunge nel 2021 il valore di 3,2 miliardi di euro a fronte degli 1,9 dell’alberghiero.

TOUR OPERATOR – Il fatturato del turismo organizzato (tour operator e crociere) continua a essere in grande sofferenza: infatti, rispetto all’anno pre-pandemico, il calo è ancora del 66 per cento nel 2021. Anche per le agenzie di viaggio il ricavato permane in forte calo con un meno 72 per cento rispetto al 2019, a fronte di una diminuzione del personale che si è fermata al meno 21 per cento.

I numeri restituiscono quindi la fotografia di un settore in evoluzione, in cui il PNRR potrà favorire un deciso innalzamento della competitività. 

“Il PNRR deve puntare a innalzare la qualità complessiva del mercato – afferma Eleonora Lorenzini, direttore dell’Osservatorio innovazione digitale nel turismo del Politecnico di Milano. “Trasversalmente alle misure già identificate, le nostre ricerche documentano come sia fondamentale lavorare per un innalzamento della qualità complessiva e del valore aggiunto generato dall’industria turistica attraverso una costante e determinata digitalizzazione, un cambio di paradigma verso il Neverending Tourism, la Data Valorisation e gli investimenti sulle competenze”.

“Un altro ambito di lavoro fondamentale per spostare l’offerta turistica italiana verso segmenti sempre più premium è la conversione verso la sostenibilità e il settore sta già operando in questo senso: lo dimostra il fatto che già oggi l’87% delle strutture ricettive italiane mette in atto almeno una azione legata a questo tema – conclude Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio.

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