
Dal Consiglio dei ministri arriva l’approvazione al Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), proposto dal ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Il documento stabilisce lo scenario economico-finanziario per i prossimi anni, confermando una linea di “ferma e prudente responsabilità” che mira a rispettare le nuove regole europee pur garantendo misure per la crescita economica e sociale.
Uno scenario che si mostra coerente con il percorso di spesa netta concordato a livello europeo e ribadisce l’andamento dell’indebitamento netto già previsto nel Piano strutturale di bilancio (Psb) e nel Documento di finanza pubblica (Dfp) dello scorso aprile (2,8% per l’anno 2026, 2,6% per l’anno 2027 e a 2,3% per l’anno 2028).
Per l’anno 2025, il rapporto deficit prodotto interno lordo (Pil) si attesta, al momento, al 3%. Parallelamente, le previsioni per il Pil 2025 indicano una crescita allo 0,5%.
Le proiezioni sul tasso di crescita del valore del Pil programmatico mostrano un incremento progressivo: 0,7% nel 2026; 0,8% nel 2027; e 0,9% nel 2028. Si precisa che tali dati si basano su stime considerate assai prudenziali, che risentono anche del complesso contesto geopolitico internazionale attuale.
Il Documento programmatico di finanza pubblica prevede valori del debito inferiori rispetto a quelli precedentemente fissati nel Psb (dove era pari al 137,8% nel 2026). In particolare, inizieranno a ridursi già nel 2027 e raggiungeranno un valore pari al 136,4% nel 2028. Questa significativa diminuzione attesa per il 2028 è dovuta alla cessazione dell’effetto del Superbonus.
La manovra finanziaria prevista dal Dpfp è indirizzata verso diverse aree chiave. Verrà attuata una ricomposizione del prelievo fiscale volta a ridurre l’incidenza del carico sui redditi da lavoro. Misure in tal senso erano già state rese strutturali dalla manovra dello scorso anno. Sarà garantito un ulteriore rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale, in continuità con il rilevante finanziamento già previsto lo scorso anno. Saranno introdotte specifiche misure per dare continuità agli interventi del governo, con l’obiettivo di stimolare gli investimenti delle imprese e assicurarne la competitività. Si intende procedere con l’incremento delle misure a sostegno della natalità e della conciliazione vita-lavoro.
Il finanziamento della manovra sarà assicurato tramite una combinazione di interventi sulla spesa e misure dal lato delle entrate, tenendo conto del monitoraggio dei cronoprogrammi di spesa.
Il Dpfp prevede anche un incremento delle risorse da destinare alle spese della difesa. Tale aumento del Pil è programmato dello 0,15% nel 2026, dello 0,3% nel 2027 e dello 0,5% nel 2028. Tuttavia, il documento specifica che questo incremento è subordinato all’uscita dalla procedura di disavanzo eccessivo.
“Confermiamo la linea di ferma e prudente responsabilità che tiene conto della necessità della tenuta della finanza pubblica nel rispetto delle nuove regole europee – ha dichiarato il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti a margine dell’approvazione in Cdm del Documento programmatico di finanza pubblica – ma nel quadro delle misure imprescindibili a favore della crescita economica e sociale dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese”.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
