domenica , Settembre 1 2024
Home / Comunicazione / Primo piano / In crescita occupazione e Pil

In crescita occupazione e Pil

crescita

È positivo il quadro generale che emerge dalla fotografia scattata dall’Istat e dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che nei giorni scorsi hanno pubblicato le note con le ultime rilevazioni in merito ad occupazione e crescita economica.

Dopo il rallentamento di maggio, a giugno è stato registrato un aumento degli occupati di 25mila unità, per un totale di 23 milioni e 949mila, di cui oltre 16 milioni a tempo indeterminato, e con la percentuale di precari più bassa dal 2017.

Rispetto a giugno 2023, il numero dei dipendenti permanenti è aumentato di 465mila unità, raggiungendo quota 16 milioni e 37mila, gli autonomi sono saliti di 121mila, per un totale di 5milioni e 144mila, mentre i contratti a termini sono scesi di 249mila, passando da 2 milioni a 768mila nell’ultimo anno.

La crescita degli occupati (+1,4%) coinvolge tutti, uomini, donne e tutte le classi di età. Il tasso di occupazione è arrivato al 62,2% (+0,1% rispetto a maggio 2024 e +0,7% rispetto a giugno 2023). Anche il tasso di disoccupazione è salito del +0,1% su base mensile, arrivando al 7,0%.

Rispetto al mese precedente, a giugno le persone in cerca di lavoro sono aumentate di 23mila unità (+1,3%), ma sono diminuite del 6,4% (pari 122mila) su base annuale. Il numero di inattivi, che non studiano, non lavorano né sono in cerca di un impiego, invece, sono 103mila in meno rispetto allo scorso anno (-0,8%), con un tasso di inattività sceso al 33%.

Buone notizie anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio, secondo cui il Pil dovrebbe aumentare dell’1% nel 2024 (in rialzo rispetto al precedente 0,8 per cento) e nel 2025 (lievemente al ribasso contro il precedente 1,1 per cento).

Sulla crescita del 2024, fa sapere l’Upb, incidono positivamente il rafforzamento del commercio internazionale e il recupero ciclico osservato in Italia nella prima parte dell’anno, mentre il prossimo anno sarà influenzato dalle quotazioni più elevate delle materie prime energetiche e dall’andamento meno sostenuto degli scambi mondiali.

Ad ogni modo, “sulle stime permangono i rischi di natura esogena, relativi alla geopolitica sul piano internazionale e all’evoluzione del Pnrr sul piano interno”, si legge nella nota, “rischi che appaiono bilanciati nel breve termine, ma prevalentemente orientati al ribasso nel medio termine”.

Check Also

concessioni balneari

Concessioni balneari: indetto per oggi lo “sciopero gentile”

Ombrelloni chiusi in segno di protesta per dare voce al dissenso della categoria dei balneari …

 

Si avvisa che gli uffici Unsic della sede nazionale rimarranno chiusi per la pausa estiva dal 12 agosto al 30 agosto 2024.

 

Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 2 settembre 2024.