venerdì , Dicembre 5 2025
Home / Comunicazione / Primo piano / Incentivi ricerca e sviluppo: dalle Entrate i codici per richiedere le agevolazioni

Incentivi ricerca e sviluppo: dalle Entrate i codici per richiedere le agevolazioni

sviluppo

Arrivano dalle Entrate i codici per beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative. Nello specifico i codici sono tre: “6938”, “6939” e “6940” e come ricorda l’Agenzia, possono essere spesi soltanto tramite compensazione, attraverso il modello di pagamento F24 presentato esclusivamente utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate

Guardiamo nel dettaglio.

Il “6938” denominato “Credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative – art. 1, c. 198 e ss., legge n. 160 del 2019” deve essere indicato nel modello F24 per usufruire dell’agevolazione introdotta dalla legge di bilancio 2020 (articolo 1, commi da 199 a 206), modificata dal Bilancio 2021, per aumentare la competitività delle aziende italiane. Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione (articolo 17 Dlgs n. 241/1997) in tre quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

ll codice “6939” denominato “Credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo – Misura incrementale per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno – art. 244, c. 1, DL n. 34 del 2020” e il codice “6940” denominato “Credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo – Misura incrementale per gli investimenti nelle regioni del sisma centro Italia – art. 244, c. 1, DL n. 34 del 2020” trovano origine nel decreto “Rilancio”.

Come ricordano le Entrate in un a circolare, l’articolo 244, comma 1, del decreto legge n. 34/2020 ha, infatti, maggiorato il bonus previsto dal comma 200 del Bilancio 2020, inclusi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di Covid-19, direttamente relativi a strutture produttive collocate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e nelle regioni Lazio, Marche e Umbria colpite dal sisma del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017, per favorire l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese attive nelle sopradette regioni. Nello specifico:

  • dal 12 al 25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro
  • dal 12 al 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro
  • dal 12 al 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.

La risoluzione precisa, infine, che i codici “6939” e “6940” devono essere utilizzati esclusivamente per compensare il maggior credito d’imposta corrispondente all’incremento dell’aliquota dell’agevolazione previsto per gli investimenti in ricerca e sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno e del sisma centro Italia.

Check Also

pnrr

Pnrr, ok dalla Commissione Ue all’ottava rata da 12,8 miliardi

La Commissione europea ha comunicato la valutazione positiva per il pagamento dell’ottava rata del Pnrr …