
Per andare incontro alle difficoltà economiche dovute al Covid-19, a partire dal 10 aprile 2020 l’Inps, prima di procedere al pagamento delle prestazioni di natura pensionistica e non pensionistica, effettua in via telematica il controllo per accertare la correttezza dia del codice Iban dello strumento di riscossione, sia l’intestazione o la cointestazione dello strumento medesimo al codice fiscale del beneficiario della prestazione.
In riferimento a questo, nella fase di liquidazione delle prestazioni di integrazione salariale a pagamento diretto (Cigo/Aso/Cigd/Cisoa), sono stati registraticasi in cui non c’è corrispondenza tra il codice fiscale del beneficiario della prestazione e il codice fiscale del titolare dello strumento di riscossione (conto corrente, carta ricaricabile) cui si riferisce l’Iban indicato dal datore di lavoro nella domanda di liquidazione delle prestazioni. Tutto questo influenzando il buon esito dei pagamenti e un ritardo nelle tempistiche.
Per rendere disponibili ai lavoratori le somme dell’integrazione salariale nel più breve tempo possibile, è stato disposto in questi casi il pagamento con bonifico domiciliato, che il lavoratore può riscuotere presso qualunque Ufficio postale presentando la comunicazione con gli estremi del bonifico inviata da Poste italiane, il codice fiscale e un documento valido.
Una volta disposto dall’Istituto il bonifico, il lavoratore interessato riceve prima gli SMS di notifica del pagamento e poi la comunicazione di liquidazione inviata da POSTEL al suo indirizzo di residenza/domicilio (comunicato dal datore di lavoro nel mod. SR41/SR43), con la quale può recarsi a riscuotere l’integrazione salariale spettante presso qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale con il proprio documento di identità in corso di validità e un documento attestante il codice fiscale (ad esempio, tessera sanitaria).
Qualora il lavoratore interessato non riceva a breve la comunicazione da POSTEL, può accedere al “Riepilogo pagamenti” del servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino”, per verificare e stampare il pagamento disposto, con l’importo, seguendo il percorso di seguito indicato:
- www.inps.it > “Home”;
- cercare “Fascicolo previdenziale del cittadino”;
- aprire, tra i risultati restituiti dalla ricerca, il servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino” e inserire nella maschera di autenticazione il proprio codice fiscale e le proprie credenziali (PIN dispositivo o SPID o CIE o CNS);
- nel Menu del servizio a sinistra selezionare: “Prestazioni” > “Pagamenti”;
- nella sezione “Pagamenti” verificare nel “Riepilogo dei pagamenti” l’importo dell’ultimo pagamento da riscuotere;
- stampare il riepilogo pagamenti con l’apposita funzione del menu a sinistra del “Fascicolo previdenziale del cittadino” (che genera prima il file in formato .pdf), per esibirlo all’ufficio postale.
Per i pagamenti relativi alle successive mensilità dell’integrazione salariale, il lavoratore potrà comunque avvalersi dell’accredito su conto corrente o su carta ricaricabile dotata di IBAN, purché gli strumenti di riscossione risultino a lui intestati/cointestati, comunicando il nuovo codice IBAN al suo datore di lavoro, che avrà cura di inserirlo nei relativi SR41/SR43 da trasmettere all’Istituto.
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori
