In ripresa il mercato del lavoro in Europa ed in Italia nel terzo trimestre 2020. Tra tutti gli Stati membri, il nostro Paese ha registrato il recupero più importante, con un calo di fragilità del mercato del lavoro pari al -1,7 per cento.
Secondo le rilevazione dell’Eurostat, tra il secondo e il terzo trimestre del 2020, nell’Unione Europea sono stati 2,6 milioni le persone che hanno trovato un lavoro, in percentuale il 21,1 di tutti i disoccupati del secondo trimestre del 2020. Durante il periodo di riferimento, sono rimasti disoccupati 6,9 milioni di persone (56,5 per cento) mentre 2,7 milioni (22,4 per cento) sono diventati economicamente inattivi (n.d.r. secondo la definizione dell’Organizzazione internazionale del lavoro, la popolazione inattiva è quell’insieme di persone che non è né occupata né disoccupata e può includere bambini in età prescolare, bambini in età scolare, studenti, pensionati e casalinghe o uomini che non lavorino affatto e/o non siano disponibili a lavorare).
L’Italia nella classifica europea dei Paesi con il maggior numero di ore lavorate, si piazza al secondo posto dietro alla Grecia, segnando un +28,3 per cento.
Fondamentale alla ripresa è stata la diminuzione di ferie forzate e Cig. Le assenze dal lavoro per ferie forzate o Cig sono passate dal 24,5 per cento del secondo trimestre al 7 per cento del terzo trimestre.
In Italia a novembre dopo la sostanziale stabilità di ottobre, sono tornati a crescere gli occupati; un incremento si è registrato anche per gli inattivi, che erano in calo da maggio, mentre si è fatta più marcata la diminuzione dei disoccupati.
La crescita dell’occupazione è stata dello 0,3 per cento, pari a +63mila unità e ha riguardato entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione della fascia 25-34 che, insieme ai dipendenti a termine, hanno segnato una riduzione.
Nel complesso il tasso di occupazione è salito al 58,3 per cento (+0,2 punti). Calato il tasso di disoccupazione all’8,9 per cento (-0,6 punti) e tra i giovani al 29,5 per cento (-0,4 punti).
Rispetto al trimestre precedente (giugno-agosto 2020), il livello dell’occupazione nel trimestre settembre-novembre 2020 è stato superiore dello 0,6 per cento con un incremento di 127mila unità.
Considerando l’arco dei dodici mesi, sono diminuite le persone in cerca di lavoro (-10,3 per cento, pari a -256mila unità), mentre sono aumentati gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6 per cento, pari a +479mila).
UNSIC – Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

