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L’Italia insieme all’Ucraina per la ricostruzione

Grandi attese per la Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina, iniziata stamattina al Palazzo dei Congressi di Roma. Una sessione a porte chiuse con sette tavoli tematici su altrettanti settori individuati come prioritari per la ricostruzione, quali infrastrutture e trasporti, energia e ambiente, agroindustria, salute, digitale e servizi, spazio e avionica, siderurgia.

L’evento riunisce i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle principali istituzioni finanziarie internazionali e costituisce l’occasione per raccogliere direttamente dalle autorità ucraine i fabbisogni necessari alla ricostruzione del Paese e consentire a governo, enti e imprese italiane di formulare proposte concrete per rispondere alle necessità di Kiev sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.

Alla sessione plenaria introdotta dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, seguono gli interventi delle istituzioni finanziarie internazionali presenti e delle autorità italiane e ucraine. L’apertura dei lavori è affidata al vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, con la partecipazione del vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, del ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Da parte ucraina presenti i ministri competenti per materia, il ministro degli Affari Esteri Dmytro Kuleba e il vice primo ministro e ministro dell’Economia Julija Svyrydenko. Le conclusioni della conferenza, precedute dall’intervento della vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame, saranno affidate al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al primo ministro ucraino Denys Shmyhal.

“Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto per preparare la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina – ha dichiarato Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, affermando che – le aziende italiane con il loro spirito imprenditoriale e il loro saper fare in settori come infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia, potranno dare un contributo essenziale alla ricostruzione del Paese. Un processo che può, anzi, deve essere avviato senza dover attendere la fine della guerra. Non si tratta semplicemente di riedificare l’Ucraina, ma di ricostruirla meglio, secondo una logica di build back better, accelerandone il cammino verso un percorso europeo” ha concluso il vicepremier. 

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