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Manovra 2022, oggi in Cdm per l’ok: i punti principali

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Mancano poche ore è la prima legge di bilancio targata Mario Draghi sara la vaglio del consiglio dei ministri per l’approvazione. Dalla stretta sul reddito di cittadinanza al superbonus, dal taglio delle tasse agli investimenti sono molti i punti su cui si è lavorato con non pochi problemi, vedi da ultimo l’incontro/scontro tra il Premier e i sindacati sulla questione pensioni. Dopo un lavoro di fino, adesso si aspetto l’ok definitivo da Palazzo Chigi per una manovra da che vale 23 miliardi. Vediamo nel dettaglio le misure principali.

PENSIONI

Per superare il problema della transizione del sistema pensioni dopo Quota 100: si è deciso di puntare ad una Quota 102, che prevede la possibilità di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi, nel solo 2022. Inoltre Draghi punta anche ad istituire un un fondo da 300-400 milioni per salvaguardare i lavoratori penalizzati dai nuovi requisiti. Una mossa questa che mette d’accordo tutti, dalla Lega ai sindacati, e che pone le basi per aprire alla possibilità che nel prossimo anno si discuta di nuovo di flessibilità in uscita.

REDDITO DI CITTADINANZA

Con 800 milioni investi per coprire l’incremento delle richieste, si punta ad inasprire i controlli per il Reddito di cittadinanza e un taglio dell’assegno a partire dalla seconda proposta di lavoro rifiutata, con un “decalage” progressivo.

SUPERBONUS e BONUS CASA

Viene prorogato per il prossimo anno il superbonus anche per le abitazioni monofamiliari ma con un tetto di Isee per i proprietari fino a 25mila euro e limitato quindi, viene spiegato, alle sole prime case. Per i condomini la proroga sarà al 2023. Vengono, inoltre, confermati ecobonus, bonus verde a quello per il rinnovo dei mobili. Il bonus facciate sarà prorogato ma la percentuale scenderà dal 90% al 60% il prossimo anno.

FISCO

Sono 8 i miliardi messi su tavolo da Draghi per il fisco. Mancando ancora un’intesa sulle varie voci (Irpef, cuneo o contributi)  si aspettano i lavori parlamentari per definire il tutto. Previsto anche il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax e il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile.

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