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Nuove regole Pec: obbligo ristretto agli amministratori delle società

Cambiano le regole per gli amministratori di società sull’obbligo di comunicare al Registro delle imprese il domicilio digitale (Pec), con una riduzione del numero di soggetti tenuti all’adempimento, con impatti diretti su società di capitali, cooperative e consortili.

L’articolo 13 del decreto legge 159/2025 ha aggiornato la disciplina: l’obbligo di comunicare il domicilio digitale (indirizzo PEC) non riguarda più tutti gli amministratori delle società, ma solo alcune figure chiave, ovvero:

– amministratore unico;

– amministratore delegato e in assenza di quest’ultimo, il presidente del Consiglio di amministrazione.

Questa modifica interessa esclusivamente:

– società di capitali;

– società cooperative;

– società consortili.

Ne restano esclusi:

– amministratori di società di persone;

– soggetti con cariche diverse dalla direzione amministrativa (consiglieri, presidenti di comitati, ecc.).[1]

La normativa specifica che il domicilio digitale dell’amministratore non deve coincidere con quello dell’impresa di cui ricopre la carica. Inoltre, ogni comunicazione deve essere riferita a un unico soggetto tra quelli obbligati individuati dalla legge.

Per chi al 31 ottobre 2025 già ricopre le cariche obbligate, la Pec va comunicata entro il 31 dicembre 2025. Quando invece si nomina o conferma un amministratore dopo questa data, la comunicazione deve essere effettuata contestualmente alla richiesta d’iscrizione della nomina al Registro delle imprese: in mancanza della Pec, la pratica viene sospesa fino alla regolarizzazione.

Chi non rispetterà l’obbligo potrà incorrere in sanzioni gravi, da un minimo di 206 euro a un massimo di 2.064 euro.

La sola comunicazione del domicilio digitale (senza altre variazioni su domicilio o rappresentanza) è esente da diritti di segreteria e imposta di bollo.

Per le comunicazioni contestuali alle nomine, conferme o rinnovi delle cariche, si applica la normale disciplina dei costi amministrativi.

Risulta fondamentale per tutte le società interessate verificare la presenza di una Pec personale per ciascun amministratore obbligato; aggiornare tempestivamente il Registro delle imprese per evitare la sospensione delle pratiche o l’applicazione di sanzioni.

Questa evoluzione normativa rafforza la trasparenza e la tracciabilità digitale delle comunicazioni aziendali, garantendo maggior tutela e efficienza nell’identificazione dei rappresentanti legali delle aziende italiane.

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