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Nuovo Dpcm, in arrivo decreto “ristori”: 5 mld per le categorie colpite

gualtieri

Con l’entrata in vigore delle norme stabilite dall’ultimo Dpcm, molte categorie di lavoratori sono scese sul piede di guerra. Scattate le restrizioni, il mini-lockdown ha chiamato a raccolta i principali attori dell’esecutivo, pronti a varare nelle prossime ore misure di sostegno per i soggetti più colpiti. Ricordiamo che le nuove regole impongono un duro colpo per chi lavora nella ristorazione, che si vede costretto a calare le saracinesche dalle ore 18, ma anche i proprietari di palestre, centri benessere e molte categorie sportive. Senza parlare poi del mondo della cultura che, colpito già duramente dal primo lockdown, adesso vede chiudere cinema, teatri e sale concerti.

In questo scenario si sta muovendo il governo che secondo le indiscrezioni di questi giorni sarebbe pronto a varare un unico decreto con ristori per le attività colpite dal nuovo dpcm e proroga della Cig Covid fino alla fine dell’anno. A queste misure si aggiungerebbe più avanti un ulteriore decreto “novembre” che disciplinerà l’utilizzo degli “avanzi” delle misure messe in campo finora.

Il nuovo pacchetto di aiuti dovrebbe valere circa 5 miliardi, distribuiti tra rinnovo della Cig (1,6 miliardi), ristori a fondo perduto (1,5-2 miliardi), credito d’imposta per gli affitti, rinvio della rata Imu di dicembre, un ulteriore mese di Rem e una nuova indennità una tantum per stagionali e lavoratori del turismo, dello sport e dello spettacolo.

“Il fondo perduto a cui stiamo lavorando nel decreto “ristori” andrà dal 100% al 200% del calo del fatturato. In sostanza da 3 a 6 volte la percentuale garantita con il decreto rilancio“. Così all’Ansa, la vice ministro dell’Economia Laura Castelli in vista del Cdm sugli indennizzi. “Un supporto immediato a tutte quelle attività che, per le disposizioni del Dpcm, dovranno chiudere o limitare gli orari di apertura. Stiamo chiedendo loro un grande sacrificio per garantire il benessere di tutti. È giusto che lo Stato si schieri dalla loro parte”.

Nelle intenzioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri i contributi potrebbero arrivare “già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre”. A chi aveva già fatto domanda arriveranno in automatico, mentre chi non l’ha fatta e le aziende con fatturato oltre 5 milioni di euro (aggiunte rispetto al passato) dovranno attendere qualche settimana in più. Ma comunque gli aiuti arriveranno “entro l’anno”.

Nello specifico, gli aiuti per tutte quei settori che sono stati costretti a chiudere completamente avranno un contributo maggiore rispetto a chi invece chiude ogni giorno alle 18. Inoltre il contributo a fondo perduto sarà automatico per chi lo ha già avuto in passato.

Nel nuovo decreto “ristori” dovrebbe essere previsto per tutte le attività coinvolte dalle nuove misure d’urgenza, un credito d’imposta degli affitti per due mensilità cedibile al proprietario e lo stop della seconda rata Imu.

Come riportato dal Sole24ore, il governo offrirà una nuova indennità mensile una tantum per stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori a intermittenti dello sport che non usufruiscono della cassa integrazione perché non lavoratori dipendenti. Saranno “800 euro di indennità per novembre” ha annunciato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Per associazioni e società sportive il fondo perduto srà da 50 milioni di euro “da erogare entro novembre”.

Per le famiglie che non hanno accesso a nessuna delle altre misure prevista una ulteriore mensilità di reddito di emergenza.

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