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Ocse: cresce il Pil ma serve taglio permanente cuneo fiscale

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Economia italiana in netta ripresa. A testimoniarlo i dati forniti dall’Ocse nella Economic Survey sull’Italia che vedendo il Pil nostrano crescere quest’anno del +5,9%, auspicando ad un ritorno dei livelli pre-pandemici entro la metà del 2022. Ma dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa: avvertono: “Il debito pubblico salirà quasi al 160% del Pil nel 2021”.

Per mantenere alti i livelli di ripresa, dall’Ocse arriva il suggerimento di “continuare a fornire sostegno fiscale, sempre più mirato, fino a quando la ripresa non sarà consolidata nei settori economico e occupazionale”, auspicando “un piano fiscale di medio periodo da attuare una volta che la ripresa sarà consolidata”, per “ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil”.

Per questo, secondo il rapporto Ocse risultano “necessarie” le riforme della finanza pubblica “per favorire una crescita più rapida e un aumento quantitativo e qualitativo dei posti di lavoro”.

Ocse: in Italia serve taglio permanente cuneo fiscale

“In Italia il livello del cuneo fiscale è il quinto più alto nell’area Ocse. Questo non aiuta l’occupazione, in un Paese in cui solo il 57% della popolazione è occupato contro una media Ocse del 67%”.   Lo ha detto Laurence Boone, capo economista dell’Ocse. “Il governo ha riconosciuto l’impatto di questa situazione riducendo temporaneamente il cuneo fiscale per i giovani e le donne. Forse dovrebbe considerare una riduzione permanente per tutti i lavoratori, in particolare le donne”, ha detto Boone riferendosi al piano di riforma fiscale che dovrebbe essere orientato alla riduzione dell’evasione e all’equità. 

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