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Pil, calo generalizzato nei paesi Ocse nel II trimestre

Ancora segnali di rallentamento per l’economia dei Paesi più avanzati. Il Pil dell’area Ocse risulta rallentato nel secondo trimestre rispetto al periodo precedente. Ha infatti registrato una crescita dello 0,5 per cento rispetto al più 0,6 per cento dei primi tre mesi del 2019. L’Italia continua ad essere maglia nera, con crescita zero nel secondo trimestre rispetto al più 0,1 per cento dei primi tre mesi. Nell’area euro e nell’Unione europea la crescita del Pil è stata dello 0,2 per cento, contro rispettivamente lo 0,4 e lo 0,5 per cento del primo trimestre.

Tra i Paesi del G7 che hanno registrato la peggiore crescita congiunturale si segnala il Regno Unito che arretra a meno 0,2 per cento contro il più 0,5 per cento del periodo precedente e la stessa Germania che frena a meno 0,1 contro il più 0,4 per cento del trimestre precedente.

La Francia è passata da 0,3 a 0,2 per cento, gli Stati Uniti da 0,8 a 0,5, il Giappone da 0,7 a 0,4.

Su base tendenziale gli Usa hanno segnato la crescita annuale più elevata (più 2,3 per cento), mentre l’Italia ha registrato la più bassa (zero per cento). In mezzo la Germania (più 0,4), il Regno Unito (più 1,2) e la Francia (più 1,3). L’Eurozona è cresciuta in media dell’1,1 per cento.

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