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Presentato dal vicepremier Salvini il Piano infrastrutturale 2023-2032

“Oggi parliamo di quella che sarà l’Italia più moderna, più sicura e più veloce nei prossimi dieci anni”, così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini all’evento L’Italia dei Sì. Progetti e Grandi Opere per il Paese, durante il quale ha presentato il Piano infrastrutturale strategico 2023-2032.

Tenutosi a Roma, presso “La Lanterna”, nella mattinata del 25 luglio, all’evento hanno preso parte i rappresentanti di imprese, associazioni di categoria, corpi diplomatici e istituzioni.

“È chiaro che negli ultimi tempi qualcosa sulla manutenzione e sulla prevenzione è mancato e quindi stiamo programmando investimenti per alcune centinaia di miliardi su strade, autostrade, ferrovie, corsi d’acqua, edilizia popolare: il Mit sarà al centro, sarà protagonista di questa rivoluzione”, ha dichiarato il vicepremier.

Il ministro, ricordando che gran parte del Piano è frutto del lavoro dei suoi predecessori e che verrà ultimato dai prossimi governi, ha presentato quindi diversi punti del progetto, a partire da strade e autostrade con oltre 1.350 cantieri previsti nel 2023, per un investimento di 3,5 miliardi di euro per interventi di manutenzione e altri 4,5 miliardi compresi nel contratto di programmazione Anas, di cui 2 miliardi per la costruzione di nuove opere.

Altrettanto alti i numeri della rete ferroviaria, con più di 1.700 cantieri e un investimento di 3,5 miliardi di euro in manutenzione per il solo 2023, cui si aggiungono altri 22 miliardi per appalti di lavori in corso e altri 11,2 miliardi per appalti in avvio entro l’anno.

Il vicepremier ha ricordato anche il disegno di legge sulla sicurezza stradale che prevede il ritiro della patente per chi guida in stato di ebbrezza o alterazione dovuta al consumo di droghe, l’introduzione dell’alcolock obbligatorio per gli ubriachi recidivi e la sospensione della patente per chi utilizza il cellulare alla guida, ma anche la stretta per i monopattini e il piano ciclisti.

Tra i tanti temi affrontati nel corso dell’evento anche il PINQuA, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, un progetto di riqualificazione urbana che prevede la costruzione di 15mila nuovi alloggi popolari, per un totale di 159 progetti su tutto il territorio nazionale e finanziamenti di oltre 2,7 miliardi di euro.

Il Piano strategico prevede poi investimenti di 2,5 miliardi per il potenziamento delle infrastrutture idriche e altri 900 milioni per la riduzione delle perdite di distribuzione dell’acqua, nonché finanziamenti nell’idrogeno come combustibile del futuro e l’introduzione del primo treno a idrogeno sulla Brescia-Iseo-Edolo, che entrerà in funzione già dal prossimo anno.

Rispetto al tema energetico non è mancato il focus sul nucleare di cui il ministro è strenuo sostenitore ricordando che “se dobbiamo diventare autonomi da tutti i punti di vista non possiamo precluderci nessuna fonte di produzione energetica, ivi incluso il nucleare – ha dichiarato. Continuando: – “Siamo circondati da Paesi che producono energia tramite il nucleare e che ovviamente hanno un vantaggio competitivo nei confronti delle nostre aziende, che alla lunga è difficile sostenere”.

Al centro del piano anche il nuovo codice degli appalti, entrato in vigore lo scorso 1° aprile e che al 19 luglio ha portato a 5.215 istanze di qualificazione delle stazioni appaltanti, oltre 2.460 stazioni già qualificate e più di 29.300 codici identificativi di gara. Il ministro ha anche presentato i piani di investimento per grandi opere come la Diga Foranea di Genova, il Mose a Venezia e ovviamente il Ponte sullo Stretto di Messina, “un’opera visionaria e avanguardista” che avrà un’enorme ricaduta non solo per la viabilità ma anche in termini occupazionali.

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