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Proroga Superbonus, Poste Italiane riapre la cessione del credito

Il Superbonus continua la sua corsa. Con il decreto Asset, il Consiglio dei ministri ha deciso di prorogare il termine per gli interventi su edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti e autonome, inizialmente fissato al 30 settembre.

La proroga per usufruire dell’agevolazione al 110 per cento, valida solo per le persone fisiche che al 30 settembre 2022 avevano ultimato almeno il 30 per cento dei lavori, è di tre mesi, con nuovo termine il 31 dicembre 2023.

Non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione, con il Movimento 5 stelle in testa. “È stata prorogata ‘la più grande truffa della storia della Repubblica’. E sarà pure rifinanziata dalle modifiche del Pnrr. A mio avviso serve un’analista” ha scritto su Twitter Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s al Senato.

Intanto, dopo uno stop di quasi un anno, dai primi giorni di ottobre Poste Italiane riaprirà le cessioni dei crediti d’imposta. A renderlo noto la partecipata pubblica guidata da Matteo Del Fante, che aveva deciso la sospensione a novembre 2022.

Questa volta “l’acquisizione dei crediti sarà rivolta esclusivamente alle persone fisiche e limitata alle cosiddette prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro”, si legge nella nota.

Si tratta di “un’iniziativa in linea con le indicazioni del governo che conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese”, ha dichiarato il gruppo.

La fine del Superbonus, dunque, sembra vicina ma non è ancora arrivata. Almeno per il momento.  Nel frattempo al 31 luglio, i dati Enea riferivano che su un totale di 84,326 miliardi, sono stati ammessi a detrazione 82,996 miliardi di euro.

Mentre su un totale di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione di 67,854 miliardi, sono 74,215 miliardi le detrazioni maturate per i lavori conclusi a carico dello Stato. Insomma una misura che, tra luci e ombre, è costata cara al Paese.

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