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La riforma del catasto alla fine quasi certamente si farà. Lo sapremo a breve. La sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, l’economista già entrata a far parte del governo Monti ed ora presente anche in quello del premier Draghi, ha puntato i piedi. Ha escluso con decisione lo stralcio dell’articolo 6 della legge delega fiscale, quello relativo alla riforma del sistema di rilevazione catastale degli immobili, minacciando “la conclusione dell’esperienza del governo”, parole riferite da chi era presente e riportate dal Corriere della Sera. Lo stesso quotidiano prevede che a Milano gli aumenti potrebbero toccare il 174 per cento.
L’aut aut della sottosegretaria, giudicato molto grave dalla Lega, sarà probabilmente decisivo per attuare il nuovo sistema di rilevazione catastale degli immobili con nuovi strumenti per Comuni e Agenzia delle Entrate, tanto caldeggiato dall’Unione europea.
Secondo molte associazioni del settore si tratterà dell’ennesimo “bagno di sangue” per il cittadino-contribuente italiano, con la “sudata” casa che rappresenterà il solito Bancomat per le casse pubbliche a furia di balzelli di ogni sorta. Tra Covid e guerra, anche l’ennesima “buona” notizia…