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Roma, aperto il vertice Fao sulla sicurezza alimentare

“Per tre giorni Roma sarà capitale della sicurezza alimentare mondiale”, così la premier Giorgia Meloni nel ringraziare il segretario dell’Onu, Antonio Guterres, durante la cerimonia di apertura del Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite.

L’evento, che si è aperto ieri, 24 luglio, presso la sede romana della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha riunito circa 2000 partecipanti provenienti da oltre 160 Paesi, con oltre 20 capi di Stato e di governo.

A due anni dal vertice del 2021, il “Food System Summit +2” si propone di portare l’attenzione sulla sicurezza alimentale e discutere azioni concrete che permettano di raggiungere l’obiettivo della “Fame zero” dell’Agenda 2030.

In quest’ottica l’Italia non solo ospita l’evento, ma ne è organizzatrice e promotrice, grazie al riconoscimento del ruolo di leader del settore alimentare. “Una decisione che rende omaggio alle scelte del governo italiano: è sempre stata una linea strategica della nostra politica estera”, ha dichiarato Giorgia Meloni, nonché “una delle sfide più importanti del nostro tempo”.

“Ieri l’Italia ha ospitato la conferenza su immigrazione e sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra. Sono le parole di Papa Francesco e la sicurezza alimentare rappresenta un tassello fondamentale per questo cammino”, ha aggiunto la premier.

Ad oggi, infatti, sono ancora 43 milioni le persone che rischiano di morire di fame, mentre tra i 691 e i 783 milioni sono in crisi alimentare, 122 milioni in più rispetto al 2019. Pandemia e guerra in Ucraina hanno peggiorato una situazione già critica e, come sottolineato dalla stessa Meloni, “il fatto che la Russia si sia ritirata dall’accordo sul grano non fa che aumentare la crisi sulla sicurezza del grano”.

Secondo l’Agenzia dell’Onu Ifad, per raggiungere l’obiettivo “Fame Zero” entro il 2030 sono necessari 400 miliardi di dollari aggiuntivi l’anno di investimenti nei sistemi alimentari. Un impegno non indifferente che richiede la cooperazione internazionale e il coinvolgimento di tutti i governi.

Come ha dimostrato la crisi del grano negli ultimi mesi, quella della sicurezza alimentare è “una crisi a livello planetario” che non interessa solo i paesi più poveri, ma si ripercuote su tutti. Oltre a ciò porta con sé diversi temi che interessano tutte le nazioni, come il rapporto tra cambiamento climatico e sistemi alimentari che ha indebolito fortemente le aree rurali, la denutrizione e le malattie legate alla cattiva nutrizione. Tutti aspetti che verranno affrontati nella tre giorni del vertice Fao.

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